Veronelli, 10 anni fa la scomparsa
Bergamo gli dedicherà una piazza

Partirà da Bergamo il prossimo 2 febbraio, data non casuale perché coincide con la sua venuta al mondo - era nato nel quartiere Isola di Milano nel 1926 - la celebrazione del decennale della scomparsa di Luigi (Gino) Veronelli, inventore del giornalismo enogastronomico italiano.

Partirà da Bergamo il prossimo 2 febbraio, data non casuale perché coincide con la sua venuta al mondo - era nato nel quartiere Isola di Milano nel 1926 - la celebrazione del decennale della scomparsa di Luigi (Gino) Veronelli, inventore del giornalismo enogastronomico italiano.

Filosofo- scrittore-giornalista, aveva eletto fin dagli anni ’60 i colli di Bergamo a sua residenza. La sua bella dimora di via Sudorno, con quella scritta sul portale «qui bene latet bene vivit» che chiunque l’abbia visitata ha stampato nella memoria insieme all’immensa cantina, è stata per un quarantennio meta e riferimento della cultura materiale italiana in declinazione enogastronomica (come da tutti, suoi allievi e non, riconosciuto).

È stato un uomo libero, assumendosi sempre la responsabilità delle opinioni che esprimeva. Incline al dialogo perché «comunicare è vivere e vivere è comunicare», non cercava contrapposizioni ma ha portato avanti le sue idee con forza, anche e forse soprattutto negli ultimi anni di carriera e di vita.

Prevista una serie di iniziative. La prima di queste, grazie al sostegno del Comune di Bergamo che un paio di giorni prima intitolerà a Luigi Veronelli anche una piazza nel centro della città, è prevista appunto nella serata di domenica 2 febbraio (inizio alle 20,45) al Teatro Sociale in Città Alta.

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