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Buoni e creativi: i panettoni dei fornai bergamaschi

Guida. Con noci, fichi e cioccolato o con il moscato. Senza glutine oppure ripensato per i vegani. Sono tante le alternative al dolce tradizionale del Natale. Prima però bisogna sapere come scegliere un buon prodotto.

Lettura 3 min.

Il panettone è il dolce natalizio per eccellenza, il prodotto che non manca mai sulla tavola degli italiani in occasione delle festività. Ma non c’è panettone senza i problemi da panettone, ovvero quei fastidiosi inconvenienti che possono capitare quando mangiamo questo dolce sì gustoso, ma capace anche di nascondere delle sorprese spiacevoli.

Tutti almeno una volta nella vita ci siamo trovati infatti a estrarre dalla nostra fetta di panettone quei fastidiosi pezzetti di canditi o di uvetta. Duri e dal sapore esclusivamente zuccherino, sono tipici dei prodotti industriali che prevedono l’utilizzo di materie prime non sempre nobili. Ingredienti che sono anche i responsabili delle notti insonni causate da fastidiose gastriti e indigestioni dopo aver mangiato per alcuni giorni il dolce.

Tuttavia non dobbiamo fare la guerra al panettone e scegliere invece le giuste alternative ai prodotti industriali, soprattutto a quelli a basso prezzo, perché prezzo risicato significa qualità inevitabilmente ridotta. La scelta di un panettone artigianale al contrario può essere un’opzione dal carattere speciale, all’insegna della creatività.

Il panettone dei fornai

Gli amanti del panettone tradizionale sono i più fortunati: ormai in quasi tutti i laboratori dedicati alla panificazione il panettone viene preparato magistralmente dai fornai, specialisti della lievitazione che – per diritto e senza nulla togliere ai preziosi prodotti di pasticceria – sono i veri “allevatori di pasta”, come li definisce Massimo Ferrandi, attuale presidente ASPAN – Associazione Panificatori Artigiani della Provincia di Bergamo.

Se è vero che la crisi aguzza l’ingegno – ci ha raccontato Ferrandi – in molti hanno iniziato a preparare il panettone anche nelle sue versioni più creative. Spesso è un vero e proprio salva bilancio per queste piccole attività artigianali”. Allora noi siamo andati a scovarne una manciata fra i più buoni. Ma prima qualche consiglio

Cosa scegliere quando decidiamo di comprare un panettone

Il consiglio è quello di diffidare dai prodotti industriali e scegliere bene il panettone da portare in tavola: meglio acquistare un dolce preparato con materie prime nobili come una farina di qualità, la giusta percentuale di burro e di uova, senza additivi o conservanti. Il panettone è un prodotto fresco e va consumato entro qualche settimana dalla sua produzione, meglio se a una temperatura attorno ai 22-24 °C: se leggermente tiepido permette infatti alle sostanze aromatiche di sprigionarsi in un tripudio sensuale e godereccio.

Per questo motivo, se trovate un panettone il cui prezzo spazia dai 20 ai 35 euro non è assolutamente un tentativo per farvi spendere troppo, anzi: meglio poco, ma davvero buono.
Fra le varie proposte di panettone dei panificatori bergamaschi ne abbiamo assaggiate cinque particolari che potrebbero fare al caso vostro. Eccole di seguito.

Il panettone noci, fichi e cioccolato del Panificio Marchesi di Bergamo

il panettone tradizionale del panificio Marchesi è una certezza in città. Silvano Marchesi, classe 1958, si dedica alla produzione del panettone da parecchio tempo e dal suo forno escono autentiche prelibatezze.
Ogni anno propone alcune novità e per il 2019 ha pensato a un abbinamento perfetto, quello tra la dolcezza dei fichi, la croccantezza delle noci e il calore del cioccolato fondente in gocce, impastati a freddo per regalare il massimo gusto. Il dolce trae ispirazione da due grandi dolci tradizionali: la Bisciola valtellinese e i fichi ripieni di noci e ricoperti al cioccolato tipicamente calabresi. Un abbinamento che unisce e seduce.
Sito Panificio Marchesi

Al Forno delle Bontà di Palazzago il panettone dedicato al Colleoni

Una storia che si tramanda di generazione in generazione quella del forno di Palazzago, nato nel 1958 e, dal 1991, gestito da Raffaele Mattavelli e dai suoi collaboratori.
Il forno produce diverse tipologie di panettone, dal tradizionale fino ai gusti più creativi. La linea biologica completa la ricca offerta. L’idea di Raffaele è stata quella di richiamare i personaggi importanti che hanno caratterizzato la storia bergamasca. Quindi è nato anche il panettone Colleoni, con impasto e glassa arricchiti dal locale vino moscato giallo, che dona una piacevole aromaticità.
Sito Il Forno delle Bontà

Privo, a Bergamo il panettone senza glutine

Sono finiti i tempi in cui la celiachia era un forte limite gastronomico. O, per lo meno, questo forno è un piacevole e goloso sollievo per i celiachi. Andrea Capelli, celiaco e laureato in Scienze Motorie, ogni giorno sforna autentiche bontà tutte senza glutine: dal pane fino alla pizza, passando per le focacce, i croissant, i dolci da forno e infine i dolci lievitati come panettone e colomba.
Il panettone gluten free è proposto nelle versioni tradizionale, con gocce di cioccolato oppure senza uvetta e canditi.
Sito Privo

Dolci e delizie: a Scanzorosciate il panettone al vino passito

Il territorio di Scanzorosciate è famoso per ospitare una produzione tutelata dalla DOCG più piccola d’Italia: il Moscato di Scanzo, prodotto dalla vinificazione di uve passite dell’omonima varietà locale di uve. La famiglia Gotti ha deciso di valorizzare la propria produzione di panettone con il Dono di Bacco. Il dolce è preparato nel loro laboratorio artigianale in cui Flavio Gotti e la sorella Piera producono solo dolci lievitati da forno e biscotteria.
Nelle diverse fasi di impasto il vino viene aggiunto e lavorato al fine di regalare una piacevole e tipica nota aromatica.
Sito Dolci e Delizie

A Grassobbio, il panettone vegano della Forneria Varelli

Questo panificio ha una storia giovane e recente, è nato infatti grazie alla voglia e allo spirito imprenditoriale dei fratelli Nicola e Matteo Varelli. Hanno così pensato di diversificare la loro proposta rivolgendola a tutti. Nasce così il panettone vegano, in cui mancano uova, latte e derivati, sostituiti con grasso vegetale e yogurt di soia. Un’alternativa curiosa per chi vuole provare qualcosa di diverso, ma anche per gli intolleranti al lattosio o gli allergici all’uovo. Sicuramente un risultato diverso dal panettone a cui siamo abituati, ma assolutamente da assaggiare.
Sito Forneria Varelli

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