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Riqualificare un parco con l’immaginazione. Baleno e UAU festival insieme alla Malpensata

Articolo. Musica, performance, live drawing, laboratori per sperimentarsi in prima persona. Cinema, illustrazione e graphic novel. Cinque giorni di cultura, arti e spettacoli nel parco della Malpensata aperti a tutti

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Gianni Puri per UAU

Un luogo senza una funzione, una storia e un’appartenenza a una comunità che lo vive con il rischio di passare inosservato. Area di transito, spazio per un mercato dove le bancarelle creano vita, scambi e incontri solo una volta alla settimana, luogo dove chi spesso è invisibile si trova a sostare, senza dare troppo nell’occhio. Un luogo non vissuto, lasciato a sé stesso diventa territorio da evitare, dove accelerare il passo la sera per passare velocemente oltre.

Questo è stato per anni il piazzale della Malpensata. Un parcheggio per i pendolari a poche centinaia di metri dal centro e dalla stazione, che il lunedì si animava tra bancarelle di vestiti, donne e uomini con borse di frutta e verdura e qualcuno che mangiucchiava patatine facendosi largo nelle corsie affollate. Un’area che poi ripiombava nel nulla, come luogo di spaccio.

Poi nel 2017 il verde si è preso un po’ di spazio ed è arrivato il parco intitolato a Ermanno Olmi, oltre diecimila metri quadrati di verde e la speranza di una riqualificazione. Un cambiamento che, oltre a ridefinire i contorni del luogo, non si costruisce dall’oggi al domani, ma lavorando sulla percezione che abbiamo di esso.

In tutto questo la cultura è un potentissimo strumento trasformativo e anche un piccolo festival che unisce musica, illustrazione, laboratori e cinema può fare moltissimo nel rinnovare i nostri sguardi su un luogo con una storia pesante, come per un po’ è riuscito a fare il GATE, locale giovanile del Comune di Bergamo, ospitato nei locali al centro del parco, oggi chiuso. Così dal 23 al 27 giugno il parco della Malpensata non sarà un luogo da intravedere dai cancelli aperti solo poche ore al giorno, ma uno spazio dove restare, per partecipare a due festival: Baleno e UAU, con i loro cinque giorni di proposte culturali e musica dal vivo.

La cultura che trasforma i luoghi rendendoli vivi

“L’operazione Baleno è piccola, è solo un breve periodo all’anno – spiega il direttore artistico del festival Davide Panserama è un contributo al cambiamento, dove creatività e cultura vengono messe al servizio di un luogo e della sua riqualificazione in termini di immaginazione”. Un’idea di parco che non è solo l’albero e la panchina, “ma è soprattutto quello che ci succede dentro. La storia travagliata di questa zona non ha certo aiutato nel creare una percezione positiva, soprattutto in un momento in cui le cose stavano lentamente cambiando, prima di bloccarsi di nuovo con la pandemia. Nel suo futuro prossimo però questo luogo è destinato ad animarsi stabilmente: al posto del vecchio palazzetto arriverà un centro per sport su rotelle e ci sarà un altro ampliamento”.

Anche i dati lo confermano: quando le persone sono arrivate alla Malpensata per partecipare agli eventi la loro percezione del luogo era molto positiva, diversamente da quella di chi vive il quartiere nel quotidiano che invece ne coglie i limiti e le criticità, come hanno rilevato dei questionari proposti al pubblico dal team di Baleno. Un parco vivo è un parco amato, dove è bello trascorrere del tempo. Un parco sicuro non è un parco chiuso da cancelli, ma aperto alla diversità delle persone, ai loro colori, alle loro sfumature.

“Un parco da abitare è un luogo su cui vogliamo scommettere in una città che vogliamo sempre più vivibile, come recita il tema che abbiamo scelto quest’anno – spiega Andrea Arnoldi, direttore artistico di UAU, il festival di illustrazione e cose belle, che condividerà gli spazi della Malpensata con Baleno dal 25 giugno, portandoci workshop, performance e musica – Partiamo dal libro di Italo Calvino ‘Le città invisibili’ per immergerci in una città che sia visibile e poi vivibile, soprattutto dopo questi lunghi mesi in cui siamo stati costretti in casa”.

Laboratori, sperimentazioni e musica. Il programma dei festival

A inaugurare la manifestazione ci pensa Baleno mercoledì 23 e giovedì 24 giugno, con una serie di laboratori dedicati ai ragazzi dei centri estivi cittadini di Santa Caterina, Malpensata e Celadina, mentre dalle 16 alle 21 l’aperitivo al parco sarà aperto a tutti.

Venerdì 25 giugno il weekend si apre sempre all’ora dello spritz con i sax di Matteo Naldi e Matteo Mesiti, per proseguire alle 21.30 con l’opening party del festival di illustrazione UAU: in scena “Abito”, una performance live tra disegno e musica dove l’illustratrice Giada Fuccelli incontra l’hip hop sperimentale degli OTU per una beatmaking session con live painting.

Spazio all’illustrazione d’autore sabato 26 giugno, con una giornata intera di sperimentazioni con Gianni Puri e il suo laboratorio “Habitanti” (iscrizioni: [email protected]) per UAU, mentre nel pomeriggio per Baleno cominceranno le sessioni pomeridiane di Tantemani, in cui saranno i ragazzi con disabilità cognitive dell’atelier creativo a tenere i workshop (iscrizione sul sito tantemani.it), oltre alle presentazioni della rivista Bandita e del progetto Capacityes, che ha portato le avventure di Ulisse sui muri di Borgo Palazzo grazie agli interventi di Luogo Comune.

Alle 19, ancora per UAU, Pablo Cammello presenterà il suo graphic novel “Stalattite” edito da Coconino Press e la sera la musica incontra il live painting alle 21.30 con il concerto degli Uhuru Republic e le opere di Nicola Alessandrini e Lisa Gelli.

Domenica 27 giugno il parco si anima fin dalla mattina con il secondo workshop di UAU, “Una città visibile”, con Lucio Schiavon (iscrizioni: [email protected]; dalle 9 alle 19) e una classe di yoga nel parco a cura di Genna Iura (ore 11). Il pomeriggio tornano i laboratori di Tantemani dalle 15 (iscrizione sul sito tantemani.it) e il workshop per bambini con la presentazione di Alicia Baladan, autrice dell’albo illustrato “La bambina e l’armatura”, in collaborazione con Topipittori (ore 17). La sera alle 21.30 Baleno propone la proiezione del documentario “L’uomo che rubò Banksy” di Marco Proserpio, un viaggio nella street art che parte dalla Palestina del 2007 dove il celebre artista aveva dipinto sulle barriere di separazione israeliane.

Nei giorni del festival, dalle 16 alle 22, UAU proporrà anche un’Area market dedicata esclusivamente all’illustrazione. Oltre all’installazione interattiva site specific “A piedi nudi” a cura di Pietro Atelier, aperta tutto il giorno.

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