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Sullo schermo e nel piatto: desideri, esperienze, conoscenza. A Bergamo torna il «Food Film Fest»

Articolo. Al via la IX edizione del festival che coniuga cultura cinematografica e culinaria. Da mercoledì 24 a domenica 28 agosto, in Piazza Mascheroni in Città Alta troverete proiezioni, anteprime, food talk, presentazioni, laboratori, degustazioni di prodotti locali. Ingresso libero

Lettura 3 min.
Hungry, film d’animazione in programma il 26 agosto

È sorprendente come il cibo riesca quasi sempre a essere una metafora perfetta, praticamente di ogni cosa. Le materie prime, il territorio, la chimica degli ingredienti, gli incontri e le trasformazioni, dolce e salato, freddo e caldo, accostamenti consueti o inaspettati e sorprendenti, cura e pazienza, l’attesa, la fatica e il riposo, la tradizione e l’innovazione, il passato e il futuro. Il tempo: il valore insostituibile del tempo. È un mondo che contiene tutto, e si manifesta soprattutto come un’esperienza, uno strumento attraverso il quale ci rapportiamo al mondo che ci circonda e cerchiamo di capirlo. Forse è anche per questo che il cinema, lo spazio del simbolico per eccellenza, ne è così attratto, se ne serve e ne fa oggetto di narrazione così spesso e volentieri, in tutto il mondo.

Deve saperlo bene l’Associazione culturale Art Maiora, che dal 2014 organizza il «Food Film Fest» in collaborazione con la Camera di Commercio di Bergamo, Coldiretti, Slow Food Bergamo Valli Orobiche Bassa Bergamasca e Ascom Bergamo. L’obiettivo? Raccontare il cibo attraverso il cinema, che è un pretesto poi per raccontare i luoghi e le persone, i saperi, i modelli di sviluppo, le relazioni, l’ambiente, il tempo, ancora: passato, presente, futuro.

In questa nona edizione, il Festival prende ancora più slancio. Da mercoledì 24 a domenica 28 agosto, nell’arena all’aria aperta di Piazza Mascheroni in Città Alta, saranno proiettate le 41 opere divise in tre categorie all’interno del concorso cinematografico che decreterà tre vincitori: movie, doc e animation. Corti, lungometraggi di finzione e documentari, italiani e internazionali, con al centro sempre il tema del cibo nelle più diverse declinazioni, da angolazioni inedite e originali. La piazza sarà anche il teatro dei numerosi eventi collaterali organizzati grazie al coinvolgimento di un’ampia rete di partner del territorio bergamasco. In caso di maltempo, il punto di riferimento sarà la sala Curò in Piazza della Cittadella.

«In scena portiamo il gusto per lo spettacolo, ma anche lo spettacolo del gusto, che viene declinato in tutte le sue sfaccettature» dichiara Luca Cavadini, direttore artistico del FFF. «Attori, registi, intellettuali, imprenditori, musicisti, chef, scrittori: la cultura del cibo diventa intrattenimento per tutti, ma anche occasione di formazione sul complesso universo del food, che spazia dalle produzioni sostenibili al recupero delle tradizioni, dalla funzione sociale del cibo alla carica identitaria che porta con sé. Una festa per gli occhi, per il palato e per la mente, con tantissime storie che verranno raccontate e “servite” per stimolare l’appetito di conoscenza e gettare semi di consapevolezza che ognuno è poi chiamato a coltivare».

Sarà un’edizione caratterizzata da tanti temi: la musica e il cibo, Bergamo città creativa della gastronomia Unesco, il riciclo e il recupero nell’economia sostenibile, l’evoluzione della comunicazione nel mondo del cibo, il dialogo tra chimica e agricoltura, l’arte e il cibo, i prodotti tradizionali con il disciplinare «Città dei Mille… sapori», i laboratori dedicati di Slow Food, il mondo delle api e molto altro ancora.

Programma e ospiti d’eccezione

Prima di tutto, vi consigliamo di consultare e tenere a portata di mano il libretto con il programma completo e dettagliato: trovate tutto quello che c’è da sapere sui film in programma, incontri, talk, degustazioni e tutto quello che succederà in questi quattro giorni di cibo e cinema.

Da segnalare, la presenza di Ricky Tognazzi nella serata inaugurale di mercoledì 24. Parliamo del figlio del grande Ugo, a cui piaceva dire che se non fosse diventato attore avrebbe fatto il cuoco. Una passione che non a caso ha portato anche sullo schermo in numerose occasioni – straordinario e totemico in «La grande abbuffata» di Marco Ferreri, per citarne una tra le più memorabili. Il documentario «Ugo Tognazzi. La voglia matta di vivere» lo racconterà nel suo essere uno degli attori più iconici e versatili del cinema italiano, con l’intervento del figlio che ne ha curato la regia.

Altro ospite sarà l’attore e regista Alessandro Haber (sabato 27) per la proiezione del film «27 marzo 2020»; seguirà un incontro che toccherà anche la crepuscolare “nostalgia del pane e mortadella”. E poi l’incontro con Francesco Micheli, regista e direttore artistico del «Festival Donizetti Opera», per un viaggio tra i sensi che fa incontrare l’Elisir d’amore donizettiano e Woody Allen.

E ancora, il giornalista e autore TV Antonio Pascale condurrà un talk divertente ma riflessivo sul percorso dell’umanità, «Da Pinocchio a Masterchef. Ovvero la lunga storia del mondo in sole due immagini»: due immagini di partenza unite da un filo attraverso cui osservare il percorso dell’umanità provando a riflettere su probabili destini e scenari futuri. Giovanni Villa, direttore di Palazzo Madama a Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere e Arti di Bergamo, approfondirà il connubio tra cibo e arte, qualcosa di antichissimo e al tempo stesso di fortemente contemporaneo.

Ampio spazio sarà dedicato anche alle degustazioni dei prodotti del territorio, a cura di Coldiretti e dei produttori locali. Le paste fresche, regine bergamasche: rafioli, creste scalvine, scarpinocc, casoncelli. E poi miele, vino, formaggi nostrani. A questo, si aggiungono i numerosi appuntamenti che rendono ancor più concreta la filosofia del festival: dare linfa a una rete di iniziative e di relazioni che nel corso degli anni hanno portato al Festival un totale di circa 60mila presenze.

Il Festival ha il patrocinio e il contributo di Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Regione Lombardia e Fondazione della Comunità Bergamasca. È realizzato grazie al contributo di Fondazione ASM e grazie al sostegno e al contributo di Diachem Spa, Montello Spa, Planetel Spa, Prometti Srl, Uniacque Spa e Unicredit Spa. Eppen è media-partner dell’evento.

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