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Stare al fresco in 5 meravigliose grotte bergamasche

Guida. Caldo? Una mini-guida per immergervi nel sottosuolo del nostro territorio e scoprirne le bellezze

Lettura 5 min.

Concrezioni dalle forme meravigliose, gallerie, pozzi, cunicoli, percorsi nel cuore della montagna: visitare le grotte della provincia di Bergamo significa compiere un viaggio al centro della terra che può riservare grandi sorprese anche restando a pochi chilometri da casa.

Tra i molti labirinti sotterranei visitabili, ne abbiamo selezionati 5 per tutti i gusti: dalle famiglie con bambini agli appassionati di speleologia, dagli avventurieri provetti ai meno esperti.

Un consiglio prima di procedere alla lettura: è vero che sulle prime i 12°-15° di media di questi ambienti potrebbero sembrarvi una benedizione, ma ricordate di portare sempre qualcosa di caldo per coprirvi. E soprattutto indossate delle scarpe comode.

Grotte del Sogno

Le Grotte del Sogno si trovano presso la località Vetta a San Pellegrino Terme, splendida capitale termale della Val Brembana. Per raggiungerle è consigliabile risalire a piedi lungo la mulattiera che inizia nei pressi del Casinò, con un percorso panoramico ben tracciato della durata di circa 40 minuti. In alternativa, è possibile raggiungere in automobile direttamente in località Vetta e da lì percorrere un breve tratto di sentiero che conduce all’ingresso.
Scoperte nel 1931 dal Cav. Ermenegildo Zanchi, le Grotte del Sogno furono le prime grotte a essere valorizzate dal punto di vista turistico in Lombardia.
Ogni anno attirano moltissimi visitatori e ammirandole da vicino non è difficile capire perché. Sono infatti un piccolo scrigno di tesori sotterranei: stalattiti, stalagmiti, sagome curiose scolpite dalla mano di madre natura e concrezioni dalle incredibili sfumature distribuite lungo la sua struttura con sviluppo verticale, formata da tre diversi pozzi paralleli.
La visita si svolge a gruppi il sabato e la domenica (a luglio e agosto), sotto l’attenta supervisione di una guida e ha la durata di circa 20 minuti.

Dove: San Pellegrino Terme
Orari: a luglio e agosto il sabato dalle 14.30 alle 16.30 e la domenica dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 17.00 con visite ogni 30 minuti. A settembre e ottobre la domenica e nei giorni festivi dalle 14.30 alle 16.30 con visite ogni 30 minuti.
Prezzo: 4 €
Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - (+39) 0345 21020

Grotte delle Meraviglie

Scoperte solo un anno più tardi rispetto alle loro sorelle della Val Brembana, le Grotte delle Meraviglie sono un complesso carsico di inestimabile interesse nel comune di Zogno.
Il Gruppo speleologico diretto da Ermenegildo Zanchi le esplorò per la prima volta nel 1932, calandosi attraverso l’apertura del Büs della Marta. I lavori per rendere agibile la grotta culminarono nel 1939 con il completamento della galleria d’accesso.
Il complesso ha due ingressi. Il primo è ubicato in località Ravagnì dove, attraverso la stretta apertura, si accede a una discesa verticale attraverso una serie di pozzi. Il secondo, situato nella parte inferiore, si trova nel parco che sovrasta la strada provinciale. Da qui si percorre in leggera salita la galleria artificiale di 73 metri, che collega l’ingresso con la grotta più interna.
Pareti e soffitti sono un’autentica mappatura di stalattiti, drappeggi e sporgenze dalle forme più variegate. Una visita ricca di fascino, accompagnata dal racconto appassionato delle guide, che rendono i 40-45 minuti di permanenza ancora più speciali.

Dove: Zogno
Orari: domenica 28 luglio, 11 e 25 agosto, 8 e 22 settembre dalle 14.30 alle 17.00.
Apertura speciale in notturna giovedì 15 agosto dalle 20.00 alle 22.00.
Prezzo: gratuito (offerta libera).
Per informazioni e prenotazioni:[email protected]
(+39) 0345 91044/366 4541598 (ore serali)

Tomba dei Polacchi

Con un viaggio dal sapore preistorico, ci spostiamo a Rota d’Imagna, dove in un pianoro in località Cà Guarinone è situata la Tomba dei Polacchi.
Qui tutto trasuda storia. All’interno di questo complesso sono stati infatti ritrovati reperti antichissimi: manufatti in osso e bronzo, frammenti ceramici, scodelle e perfino un rasoio, oggi conservati all’interno del Museo Archeologico di Bergamo. Oggetti che suggeriscono una frequentazione, probabilmente di origine rituale, fin dai tempi remoti.
Non si conoscono i primi esploratori, né tanto meno le origini del nome. Varie interpretazioni hanno attribuito l’etimologia al termine bulach (rospo), pulech (parte della porta) o ad un’unione tra pol (stagno) e il suffisso ak (con evidenti richiami all’acqua).
Di fatto, il nominativo può riferirsi anche a un ampio sistema di cavità: ne fanno parte la Tomba dei Polacchi, il Bocc, il Buco della Calchera, la sorgente R6, la Lacca, alcune piccole cavità e presumibilmente la Grotta dell’Orso.
L’accesso principale è un passaggio situato sul fondo di una dolina, ma esiste un altro ingresso presso il Bus di Bagassì, nella scarpata di una valletta nelle vicinanze. Oggi la grotta è visitabile la domenica durante il periodo estivo, accompagnati dalle guide speleologiche che organizzano visite per gruppi di almeno 10 persone.

Dove: Rota d’Imagna
Orari: la domenica dalle 9.30 alle 12.30 durante il periodo estivo.
Per informazioni e prenotazioni: i[email protected] - (+39) 392 9612606

La Buca del Corno

A Entratico troviamo un’altra grotta perfettamente attrezzata per accogliere flussi turistici. Si tratta della Buca del Corno, una storica cavità caratterizzata da ambienti ampi, salite, diramazioni e canali e arricchita da pannelli illustrativi.
Lasciando l’auto alla sommità di via del Corno, è possibile raggiungere l’entrata con una breve camminata tra campi e boschi, fino alla deliziosa area pic nic che sorge poco prima dell’ingresso.
Dopo l’accesso, si procede in leggera salita lungo un corridoio fino a incontrare la Sala dell’Altare.
Qui sono stati ritrovati diversi reperti di grande interesse, che hanno fatto pensare a un antico luogo di sepoltura.
Particolarmente suggestive sono poi la Sala della Cascata, con una colata concrezionale di circa 10 metri, e la Sala del Vortice, la zona più ampia della grotta dove è possibile ammirare i diversi livelli di azione dell’acqua.
La visita ha la durata di circa un’ora ed è condotta rispettivamente dai volontari del comune o dell’Associazione Sebynica su prenotazione o la domenica pomeriggio durante la bella stagione.

Dove: Entratico
Orari: la grotta è visitabile tutto l’anno su prenotazione e la domenica dalle 14.30 alle 17.00 durante il periodo estivo.
Prezzo: 2,50 €
Per informazioni e prenotazioni: [email protected] - (+39) 035 942021 (Comune di Entratico)

Büs di Tàcoi

Un autentico tesoro segreto incastonato a 1500 metri di quota tra le montagne dell’alta Val Seriana aspetta i visitatori più avventurosi. Siamo sopra Gromo al Büs di Tàcoi, discesa speleologica raggiungibile percorrendo i sentieri che si snodano lungo le pendici del monte Redondo.
Il suo nome deriva dal Gracchio Corallino (tacol in dialetto) che usa il suo antro per nidificare. Era usata un tempo come naturale riserva di ghiaccio dai montanari, che si recavano qui anche in estate per procurarsi blocchi di neve. Questo fino al 1908, quando per la prima volta un coraggioso avventore decise di calarsi nella voragine, dando avvio a una successiva indagine speleologica.
Nel tempo, si è scoperto che questa spaccatura dà accesso ad una grotta che è stata esplorata fino a 274 metri di profondità, con una serie di ulteriori gallerie che si snodano per più di un kilometro. Cunicoli, camini, laghetti, concrezioni e sifoni accolgono chi si avventura nei suoi meandri.
Le visite vengono oggi condotte da guide speleologiche esperte previo accordo con l’Ufficio Turistico di Gromo. Preparatevi a una levataccia: il ritrovo si tiene infatti la mattina presto. Dopo aver raggiunto in auto la località Spiazzi, si cammina lungo il sentiero per un paio d’ore, fino l’accesso alla grotta. Prendetevi una giornata libera: la permanenza all’interno va dalle 6 alle 8 ore.
Per accedere, sono inoltre necessarie una serie di premesse. Non bisogna soffrire di claustrofobia o di vertigini: in certi casi è necessario strisciare o farsi calare con imbragature. In secondo luogo, per scendere nelle fauci della terra di questa meraviglia sono necessarie come minimo delle conoscenze basilari di arrampicata: già l’ingresso (con un salto di 10 metri) richiede infatti buone capacità tecniche. Infine, ricordate che la prenotazione è obbligatoria.

Dove: Gromo
Orari: orari e giorni di visita vengono accordati durante la prenotazione con l’Ufficio Turistico di Gromo. Chiusura dalla prima nevicata in quota fino all’inizio dell’estate
Prezzo: 70 € (comprende: guida speleologica, imbragatura e assicurazione)
Per informazioni e prenotazioni:[email protected] - (+39) 0346 41345