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La situazione dopo i nuovi Decreti

Selezione. Musei aperti, cinema e teatri no

Lettura 2 min.
Il “Bacchino malato” di Caravaggio all’interno della mostra su Peterzano all’Accademia Carrara, foto Yuri Colleoni

Il Governo ha emesso ieri un nuovo decreto che blocca larga parte delle attivitĂ  culturali della Lombardia. Bergamo e la sua provincia sono zona gialla almeno sino al 3 aprile.

Un passaggio del testo riguarda direttamente cinema, teatri e luoghi per la musica:

“Sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.

Ciò significa ad esempio che se una sala cinematografica riesce a garantire la distanza di un metro fra uno spettatore e l’altro, allora può aprire. Una condizione dura e difficile per tutti gli spazi di assembramento dedicati alla cultura, agli spettacoli e agli eventi.

Rimangono aperti– sempre con il presupposto di dare la possibilità ai fruitori di mantenere la distanza di almeno un metro uno dall’altro – i musei (Accademia Carrara, GAMeC, Museo del Burattino e tutti gli spazi museali secondo i consueti orari di apertura). Riassumendo:

sospesi

- tutte le manifestazioni di carattere culturale, ludico, quindi locali per la musica dal vivo, teatri, cinema, discoteche etc.;

- i centrali termali, quelli sportivi e le palestre;

- i medi e grandi centri commerciali nel finesettimana, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie e dei punti vendita di alimentari;

aperti

- i musei, purché assicurino una presenza di persone tale da non creare affollamenti e con la possibilità per i fruitori di mantenere la distanza di un metro uno dall’altro;

- i ristoranti e i bar, purché garantiscano il servizio ai tavoli e gli avventori abbiano la possibilità di mantenere una distanza di un metro uno dall’altro;

- i comprensori sciistici con il limite di un terzo di persone presenti sugli impianti rispetto alla capienza degli stessi (limitazione che deve essere compresa dal gestore).

A metĂ  fra apertura e chiusura le biblioteche: quelle che possono permettere la consultazione individuale sono aperte solo per il prestito.

Per informazioni piĂą approfondite vi lasciamo al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1 marzo 2020 e a quello del 4 marzo.

Sul sito di L’Eco di Bergamo trovate inoltre ulteriori notizie e approfondimenti.

Norme igieniche

L’allegato 1 del Decreto ricorda inoltre le norme igieniche per contrastare il COVID-19:

a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;

b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;

c) evitare abbracci e strette di mano;

d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;

e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);

f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attivita’ sportiva;

g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;

h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;

i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;

l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;

m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

(articolo in continuo aggiornamento, ultimo aggiornamento: 5 marzo ore 15.30)