Tutti i nostri file
in una «nuvola»

Avere sempre i propri documenti al seguito senza portarsi niente al seguito. È la realtà resa possibile dai servizi di «cloud computing» (usare il computer nella nuovola) che stanno sempre più prendendo piede fra gli appassionati e i professionisti.

I file che ci servono vengono parcheggiati su server remoti, ai quali si può accedere attraverso un qualsiasi pc connesso a internet, attraverso un palmare Android, con un tablet...

La maggior parte degli operatori (aDrive, Amazon cloud drive, Google Docs o Google Drive, Boxx...) mette a disposizione una quantità di spazio gratuito (svariati Gb di dati) che normalmente è più che sufficiente per l'utilizzo personale, anche quando andiamo in vacanza e vogliano
usare la "nuvola" per parcheggiare centinaia e centinaia di fotografie.

Uno di questi servizi, forse il più diffuso, è Dropbox: offre servizi di archiviazione on-line, simili a MobileMe di Apple. Esiste sia in versione per pc Windows/Mac/Linux che in versione mobile per iPhone/Android e anche BlackBerry.

Gratuito fino a 2GB - ma lo spazio si può espandere invitando amici o anche solo caricando le proprie foto - diventa a pagamento per quantità superiori.

Una volta installato, su uno o più computer, automaticamente mantiene allineata una cartella sul computer stesso, comprese tutte le sue sottocartelle, con quella on-line sui server Dropbox. 

I documenti si possono consultare via web con un normale browser, ed è possibile condividere cartelle e files con altri utenti. I documenti si possono consultare quindi sia on-line che off-line. E' insomma come una normale chiavetta usb, solo che non bisogna portarla al seguito.

Provare non costa nulla: si può trovare qui

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