Caso runner, i residenti del Baio:
«Giusto il divieto di correre in strada»

Dopo i runner e l’amministrazione comunale tocca ora all’associazione Residenti Quartiere Baio sottolineare la propria posizione riguardo la polemica dopo i cartelli installati lungo viale Zavaritt il col divieto ai podisti di utilizzare la carreggiata stradale per correre o per allenarsi.

«Negli ultimi anni gli associati - sottolinea Luigi Tischer, presidente dell’Associazione Residenti Quartiere Baio - si sono lamentati dell’uso improprio del sedime stradale da parte di alcune associazioni sportive, basti vedere l’incremento degli sport praticati nell’area: marcia, corsa, nordik walking, pattinaggio a rotelle e sci di fondo a rotelle. Frequentemente queste attività non riguardano il singolo sportivo, ma gruppi di atleti con relativi mezzi motorizzati per gli allenamenti che, spesso, rischiano di venir coinvolti in incidenti stradali con i mezzi dei residenti».

Il presidente precisa che «l’associazione non ha chiesto al primo cittadino di vietare l’utilizzo di viale Zavaritt ai podisti. Il divieto esiste già ed è espresso dall’art. 190 del Codice della strada che vale in tutta Italia». E alle proteste dei runners sulle condizioni dei marciapiedi e di sicurezza lungo il Baio, l’associazione replica così: «Concordiamo che - specifica Tischer - i marciapiedi di viale Zavaritt sono in molti punti sconnessi, che nel parco mancano adeguata illuminazione e telecamere per la sicurezza nelle ore serali, ma come associazione abbiamo già evidenziato questi problemi con le varie amministrazioni. Con l’attuale sindaco è stato concordato un piano pluriennale che risolva queste problematiche, oltre a un incremento di controlli da parte della polizia locale».

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