Cava abusiva nel fiume Brembo
Denunciato per furto aggravato

I Carabinieri Forestali della Stazione Carabinieri di Curno hanno denunciato una persona per furto aggravato di materiale alluvionale litoide e lavori non autorizzati in alveo fluviale.

Trafugava materiale dall’alveo del fiume Brembo con un mezzo meccanico e lo trasportava in una cava nelle vicinanze attraverso una vecchia pista d’accesso ormai in disuso. A scoprire il furto aggravato di terra fluviale nei pressi di Brembate Sopra sono stati i militari della stazione forestale di Curno.

Dai successivi accertamenti è emerso che la ditta non era autorizzata ad alcuna attività in alveo compresa la movimentazione di circa 120 metri cubi di materiale alluvionale litoide di cui circa 80 metri cubi trasportati sul piazzale di deposito all’interno della recinzione della cava in prossimità degli impianti di lavorazione inerti facendo ipotizzare la volontà di appropriarsi del bene demaniale al fine di ricavarne profitto.

Inoltre è stata riattivata senza autorizzazione edilizia e paesaggistica una pista di accesso all’alveo utilizzata in passato da Regione Lombardia per lavori di regimazione idraulica e chiusa a seguito di conclusione dei lavori. Al momento dell’accertamento la pista veniva utilizzata per l’accesso all’alveo e il trasporto del materiale alluvionale litoide all’interno della cava.

Il legale rappresentante della ditta, Z.M., è stato deferito all’autorità giudiziaria per furto aggravato di terre e rocce da alveo del fiume, per opere eseguite nell’alveo dei fiumi in assenza di autorizzazione idraulica, per lavori e atti vietati in modo assoluto sulle acque pubbliche, loro alvei, sponde e difese, nonché per opere eseguite in assenza di autorizzazione edilizia e su beni tutelati paesaggisticamente. Il materiale alluvionale litoide verrà riportato in alveo secondo le disposizioni dell’Ufficio territoriale regionale di Bergamo di Regione Lombardia.

Rimane alta la soglia di attenzione dei Carabinieri Forestali sulla tutela del territorio e dell’ambiente, grazie anche alla collaborazione dei cittadini, che possono segnalare presunti illeciti al numero di emergenza ambientale 1515.

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