Il dolore di Denis: «Cosa ho fatto!?»
E l’abbraccio straziante delle 2 madri

Non si dà pace il giovane di Villa d’Almè dopo che dalla sua pistola è partito il colpo che ha ucciso la fidanzata Alessandra Cornago.

Il dolore straziante di Denis Zeni - il 21enne di Villa d’Almè dalla cui pistola mercoledì sera è partito il colpo che ha ucciso la fidanzata Alessandra Cornago, coetanea di Ponteranica - che non si dà pace: «Cosa ho fatto?! Cosa ho fatto?!» ha ripetuto più volte nelle ore successive all’episodio. Una tragedia che ha distrutto due giovani e le loro famiglie, unite nel dolore: un paio d’ore dopo l’episodio, la madre di Alessandra, Lorena Valetti e il fratello Lorenzo sono stati accompagnati dai militari in caserma a Villa d’Almè.

Nell’atrio della caserma hanno incontrato Denis e la madre Vittoria Belotti, sconvolti, sedati per poter reggere al dramma che hanno appena vissuto nel loro appartamento di via dei Mille a Villa d’Almè. Lorena non ci ha pensato un attimo ed è corsa ad abbracciarli per far capire che il dolore è uno solo, lo stesso. Quanto accade è emotivamente forte e rappresenta anche un tassello del mosaico investigativo che finora sta combaciando in tutte le sue tessere. Tra i due fidanzati non risultano screzi, le due famiglie andavano d’accordo: nessuno aveva motivo di premere volontariamente il grilletto della Glock 9x21 che ha messo fine alla vita di Alessandra. Una tragica fatalità e nessun dolo in quel proiettile. Il ragazzo dall’interrogatorio a cui lo ha sottoposto il pm Maria Cristina Rota subito dopo la disgrazia, è uscito con una denuncia per omicidio colposo. Il magistrato ha disposto accertamenti sui telefonini dei fidanzati e sul pc di Alessandra, e l’interrogatorio degli amici. Il tutto per escludere - con definitiva certezza - ombre nei due anni di relazione. Ma è uno scrupolo da inquirente meticoloso più che una caccia a eventuali crepe.

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