«Mi minacciò con un coltello
davanti a suo cugino Ezzeddine»

La giovane mamma picchiata dal parente dell’omicida di Curno: «Presa a calci fuori dal un locale. E a Capodanno mi disse: “Ti ammazzo”».

Mentre probabilmente nella mattinata di lunedì 18 febbraio verrà interrogato dal gip, emergono dettagli sugli episodi di violenza alle quali il cugino di Ezzeddine Arjoun – il tunisino di 35 anni che il 2 febbraio uccise a Curno la moglie Marisa Sartori, di 25 anni – avrebbe sottoposto l’ex compagna, una bergamasca di 24 anni che, nei giorni scorsi e dopo l’ennesima angheria subita, lo ha denunciato e fatto arrestare.

In particolare è emblematico un caso al quale assistette proprio lo stesso Ezzeddine: la notte di Capodanno i due cugini tunisini, la ventiquattrenne e un’altra quindicina di extracomunitari erano ospiti a casa di un’amica comune, italiana, a Ponte San Pietro. Attorno alle cinque della mattina – ha riferito la vittima nella denuncia sporta poi in questura – il tunisino l’avrebbe affrontata, per motivi di gelosia, puntandole contro un coltello e insultandola: «Perché non capisci? Ti ammazzo! Cos’hai in testa?».

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