Mille in marcia contro le mafie
«Non abbassiamo la guardia»

Sfilano i ragazzi, le famiglie, i sindaci in fascia tricolore. Tutti per dire «no» all’ingerenza delle mafie e al loro tentacolare soffocamento della legalità.

L’appuntamento, promosso dal Coordinamento provinciale di Libera in sinergia con altre realtà bergamasche, ha intercettato più di un migliaio di persone che per tre ore hanno camminato nelle strade e nelle piste ciclabili di quattro Comuni (Almé, Villa d’Almé, Sorisole e Ponteranica) leggendo, ad ogni sosta, i nomi delle tante vittime della criminalità organizzata. Tra i gesti simbolici più significativi c’è stata la piantumazione dell’ulivo della pace al Centro Vivace «Peppino Impastato».

«Non possiamo dimenticare – ha precisato Carlo Colombi, consigliere comunale di Ponteranica, delegato all’iniziativa – che la storia di questa pianta nasce un secondo dopo il vile taglio del precedente ulivo avvenuto nel giardino del Bopo nella notte del 26 settembre 2009. Pochi giorni dopo la nostra sostituzione una vecchia amministrazione lo prese e quasi lo nascose lontano vicino alla ripa del Morla». «Nonostante il luogo invisibile e grazie alla cura dei volontari del comitato “Peppino Impastato” – ha continuato Colombi – quell’ulivo è cresciuto e noi lo rimettiamo “al centro” in un luogo di musica e cultura. In un certo senso gli ridiamo la vita insieme alla promessa di un nostro rinnovato impegno di memoria e di lotta».

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