Orio, bruciarono i parking «rivali»
Due patteggiamenti e una condanna

Due patteggiamenti e una condanna in rito abbreviato per gli incendi che nel giugno del 2017 furono appiccati all’«Azzurro Park» (14 giugno) e al «Blu Parking» di Grassobio (16 giugno).

Si tratta di due strutture che vengono utilizzate dai passeggeri dell’aeroporto «Caravaggio» di Orio al Serio. Ieri davanti al giudice dell’udienza hanno patteggiato due cittadini ucraini da anni nel Milanese (un terzo lo aveva già fatto tempo fa) accusati di aver appiccato materialmente le fiamme con bottiglie incendiarie: 4 anni e 8 mesi per un imputato, 4 e 4 mesi per l’altro.

Condanna a 5 anni e 4 mesi in rito abbreviato, invece, per l’italiano che ha fatto da intermediario – questa è l’accusa – tra gli ucraini e quello che è considerato il mandante dei roghi, un altro italiano, attualmente sotto processo a Bergamo proprio in relazione a questa vicenda. Gli incendi – è stato ricostruito durante le indagini – sarebbero stato appiccati nell’ambito di una guerra tra parking «rivali»: l’obiettivo era quello di intimidire i proprietari dei parcheggi danneggiati (all’«Azzurro» bruciarono due auto, al «Blu» una quarantina) per imporre prezzi stabiliti e alterare la concorrenza.

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