Orio, documenti falsi per volare a Londra
Fino a 13 mila euro a clandestino: 4 arresti

ll campanello d’allarme è stato l’incremento, più che sospetto, dei cittadini di nazionalità albanese che si presentavano alla frontiera di Orio al Serio con carte d’identità italiane falsificate con l’obiettivo di imbarcarsi per il Regno Unito o l’Irlanda.

La polizia di frontiera dello scalo cittadino ha scoperto che non si trattava di casi isolati: dietro c’era infatti una precisa regia. E un giro d’affari non da poco. Per ogni viaggio ogni clandestino arrivava a pagare tra le dieci e le dodici mila sterline britanniche, vale a dire qualcosa come 11-13 mila euro.

Nei quali erano però compresi, oltre al documento falso – che andava però restituito una volta arrivati in Inghilterra – anche un accompagnatore: una sorta di «tutor», italiano, che aiutava l’albanese irregolare in tutte le procedure, anche per superare eventuali ostacoli linguistici, visto che l’immigrato mostrava alla frontiera un documento d’identità con la sua fotografia e un nome falso, ma che attestava il fatto che fosse cittadino italiano. Il «tutor», dal canto suo, riceveva per ciascun viaggio la somma di 500 euro.

Il regista di tutto era un cittadino albanese di 32 anni, regolare e residente nel Piacentino. Proprio da lì erano sparite svariate carte d’identità, che secondo la polizia sarebbero poi state modificate e utilizzate per far volare i clandestini da Orio a Londra.

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