Ranica abbraccia i bambini bielorussi
Kendoo.it sostiene il progetto

Alcuni si sono riabbracciati dopo un anno di lontananza, altri si sono incontrati per la prima volta. Una giornata di forti emozioni per tutti, quella di sabato scorso, con l’arrivo a Ranica dei bambini bielorussi accolti dalle famiglie che hanno aderito al progetto lanciato dalla Fondazione «Aiutiamoli a vivere» di Ranica sostenuto dallo scorso febbraio anche dal sito di crowdfunding Kendoo .

Il progetto, nato nel 1998, da allora ha permesso a 220 bambini, di età compresa tra i 7 e i 10 anni e tutti provenienti dalla zona di Loev e villaggi vicini, che distano circa 70 chilometri da Chernobyl, di poter trascorrere un periodo in un ambiente sano: «I bambini – spiega Patrizia Noris, presidente della Fondazione – non solo sono nati da genitori che al momento del disastro di Chernobyl erano a loro volta bambini, e quindi hanno assorbito una quantità tale di radiazioni i cui effetti oggi ricadono sui figli, ma continuano a vivere in un ambiente contaminato e a cibarsi di alimenti contaminati. La valenza principale di questo soggiorno è proprio quella terapeutica. I bambini restano con le famiglie ospitanti per un mese. E questo avviene per tre anni, dunque un periodo di tempo significativo per dare la possibilità al loro organismo di smaltire parte delle radiazioni assorbite, insomma di vivere un periodo di stacco da un territorio che ancora oggi paga le conseguenze di quel terribile incidente nucleare». Sabato sono stati accolti al centro culturale «Gritti» di Ranica 29 bambini. Per 14 di loro è la prima volta: «Anche se molto emozionati – racconta sempre la presidente della Fondazione –, erano tutti tranquilli. È stato fatto l’abbinamento dei nuovi arrivati con le famiglie, mentre per chi già conosceva la propria ci sono stati tanti baci e abbracci, non senza emozione soprattutto da parte degli adulti».

Il progetto «Aiutiamoli a vivere», però, non si ferma alla semplice accoglienza: infatti i bambini, divisi in due classi, svolgono attività didattica con le loro insegnanti e l’interprete. Non mancano poi dei laboratori a cui partecipano con i loro coetanei. Novità di quest’anno, il servizio mensa: «Ci troviamo proprio in uno stabile adiacente la scuola primaria, per cui i bambini, terminata la scuola vengono a pranzo e poi restano qui fino alle 16,10 per fare i compiti o giocare. Per completare il progetto – sottolinea Patrizia Noris – dedichiamo anche grande attenzione alla salute. Molti dei bambini arrivano con le ghiandole linfatiche ingrossate, con problemi alla tiroide o al sangue, quindi organizziamo per loro una visita pediatrica per capire di quali ulteriori visite specialistiche hanno bisogno. I controlli vengono effettuati durante il loro soggiorno insieme a cure dentistiche e all’igiene orale».

Tante, poi, le attività ludiche, da una gita al Parco delle Cornelle a un weekend in montagna. Uno spettacolo sul tema della pace e dell’amicizia chiuderà, tra un mese, la loro vacanza. Una vacanza che, naturalmente, va sostenuta anche dal punto di vista economico. Proprio per questo, dicevamo, è possibile contribuire attraverso il portale Kendoo (www.kendoo.it). L’obiettivo del crowdfunding, che ha come target la raccolta di 2.500 euro, è contribuire alle spese di vitamine, medicinali, visite specialistiche, mensa e attrezzature scolastiche. In cambio i donatori riceveranno i disegni realizzati dai bambini nel corso del soggiorno, per ringraziare tutti i sostenitori del nostro progetto. Per ulteriori informazioni: www.aiutiamoliavivereranica.it.

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