Siriani fermati a Orio, il colpo di scena:
il più giovane ha solo 15 anni e mezzo

Un fratello sì è presentato alla polizia col vero passaporto del ragazzino: la procura ha disposto una radiografia ossea che ha confermato.

C’è voluta una radiografia ossea per avere la definitiva conferma: Hazm Alhag, uno dei due siriani fermati a Orio con documenti falsi e foto riconducibili all’Isis nel cellulare, è minorenne. Ha 15 anni e mezzo. A seguito di questa novità ha già lasciato il carcere di via Gleno, per essere trasferito in un centro di accoglienza per minorenni.

Dopo aver appreso della sua carcerazione, domenica un sedicente fratello proveniente da Malta (che poi era il luogo di destinazione di Hazm e del suo compagno di viaggio Alali Faowaz) si è presentato a Bergamo e si è recato alla polizia, mostrando una copia di un passaporto (a suo dire vero, questa volta) del giovane fermato. Il documento attestava che Hazm è minorenne.

La polizia ha trasmesso subito il documento al pm di turno in Procura, Gianluigi Dettori, il quale, a riscontro delle dichiarazioni del fratello e di quanto scritto sul documento prodotto, ha disposto subito la radiografia delle ossa del polso e della mano, metodo che consente di accertare, con un margine di errore tollerabile, l’età biologica del soggetto.

L’età stimata dopo la radiografia è stata di 15 ani e mezzo. A fronte dell’esito dell’accertamento il giudice Maria Luisa Mazzola, che si sta occupando del processo a carico di Hazm e Faowaz riguardo alla contestazione di documenti falsi, ha pronunciato per il primo una sentenza di incompetenza, trasmettendo gli atti al Tribunale per i minorenni di Brescia. Per Hazm è scattato il trasferimento dal carcere di via Gleno a un centro di accoglienza per minorenni. «Sostengo che questo esame si doveva fare subito», critica il difensore dei sue siriani, Nicola Offredi Geddo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA