Treni, taglio del raddoppio a Curno
Appello a Governo e Regione

Il Pd va all’attacco sulla riduzione del doppio binario nel progetto della Ponte San Pietro-Montello. Interrogazione urgente al ministro Toninelli. In Regione mozione di Franco (Forza Italia). Critiche le opposizioni.

Il raddoppio della Ponte-Montello perde un pezzo ma trova una marea di polemiche, con il Pd all’attacco lancia in resta sull’ipotesi di taglio della tratta da Curno a Ponte San Pietro, destinata a restare a binario unico causa fondi risicati e costi che aumentano. Ma a protestare non sono solo le opposizioni: anche Forza Italia in Regione dice no.

«È una notizia negativa che impatta sull’intero progetto. Grazie ai governi Pd si è finalmente disegnato un futuro per lo sviluppo infrastrutturale bergamasco, mettendo in campo 70 milioni di euro, ed è doveroso e lungimirante che Regione Lombardia e l’attuale governo facciano il possibile per concretizzare il progetto originario che prevede il doppio binario su tutta la tratta, la soppressione dei passaggi a livello e la realizzazione delle nuove fermate» è il commento del segretario provinciale Davide Casati insieme ad Elio Moschini, membro della segreteria provinciale con delega alle Infrastrutture .

«Con i governi di centrosinistra – dichiara Elena Carnevali – avevamo costruito e finanziato un progetto che ha un senso se realizzato nel suo complesso. È folle che ora la Regione vanifichi tutto. Le dichiarazioni dell’assessore Terzi sono assurde e irricevibili: dice che servono più soldi? La risposta è trovarli, non rinunciare all’opera. A Roma la Lega, forte del suo consenso, ed il ministro Toninelli dicano se concordano con la previsione della Regione». Carnevali e Martina hanno depositato un’interrogazione urgente al ministro per chiedere quali passi intenda compiere il governo.

«Di opere strategiche – dichiara Maurizio Martina – ridimensionate o bloccate ne stiamo vedendo già troppe, il governo contribuisca a trovare una soluzione e le risorse per realizzare l’opera nella sua interezza, ed eviti di mortificare un intervento importante per il Nord e la provincia di Bergamo».

«La Lega faccia qualcosa»

«Non sappiamo al momento quale sia l’ammontare di risorse aggiuntivo che ha messo in allarme l’assessore Terzi – spiega il senatore Antonio Misiani –. Anche in Senato mi muoverò quindi per capire quali siano le cifre di cui stiamo parlando, che frenano il raddoppio di 3 chilometri sui 19 totali. Inviterò la maggioranza, di cui la Lega fa parte, ad assumere un ruolo attivo». «Il centrodestra in Regione trovi e metta a disposizione le risorse mancanti – commenta infine il consigliere regionale Jacopo Scandella –. La Lega governa sia a Roma che in Lombardia: dia risposte a quel territorio dove continua a macinare un consenso che ora richiede responsabilità». «Siamo rimasti stupiti dalla dichiarazioni della Terzi: da una parte si pensa ad un nuovo ponte sull’Adda e dall’altro non si supera la strozzatura di Ponte. Un raddoppio fino a Curno sembra fatto più per portare la gente ai centri commerciali che per rispondere alle esigenze di migliaia di pendolari dell’Isola» la valutazione di Michele Facheris, capogruppo della lista di minoranza «Tu per Ponte».

«Rfi deve trovare i fondi»

Critiche anche da Paolo Franco (Forza Italia): «La realizzazione parziale risulta essere profondamente incapace di rispondere alle legittime istanze del territorio bergamasco e di tutti quei pendolari che quotidianamente prediligono la mobilità ferroviaria a quella mezzo gomma: non rappresenta una risposta idonea al territorio bergamasco» si legge in una mozione che presenterà in Regione. «La competenza sul raddoppio è in capo a Rfi» rileva Franco: da qui la richiesta a presidente e Giunta regionale di «mettere in atto ogni tipo di iniziativa affinché Rfi realizzi il raddoppio completo». Una mozione dall’analogo contenuto verrà presentata in Provincia.

Sempre dalla Regione, arrivano le critiche di Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti): «L’opera non può essere messa in discussione, Regione Lombardia si attivi insieme al governo per trovare i finanziamenti necessari per garantire quella che è da sempre stata riconosciuta unanimemente un’opera di importanza strategica per il territorio bergamasco». Con un’interrogazione Carretta chiede «in prima istanza un aggiornamento sullo stato di avanzamento della progettazione rispetto al crono programma e rispetto alle previsioni tecniche iniziali, ma anche per avere conferma o meno di quali siano le varianti all’esame della eventuale riprogettazione e se ci sia modo di concepire l’opera più in senso metropolitano». Oltre a questo chiedo all’assessorato quale sia la posizione di Regione Lombardia in merito al Piano del trasporto pubblico locale dell’area dell’Isola, nella malaugurata ipotesi che il raddoppio si fermi a Curno, che, viste le evidenti criticità anche dovute alla chiusura del ponte San Michele richiede l’attivazione di un tavolo di confronto ad hoc con tutti i soggetti coinvolti».

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