La storia di Gandino
è scritta in un libro

Da Leonardo a Foscolo, Gandino crocevia della storia Leonardo Da Vinci e Mozart, ma anche Garibaldi, Ugo Foscolo, San Carlo Borromeo. Sono questi alcuni dei personaggi che ricorrono in «Gandino la storia».

Da Leonardo a Foscolo, Gandino crocevia della storia Leonardo Da Vinci e Mozart, ma anche Garibaldi, Ugo Foscolo, San Carlo Borromeo, Giuseppe Verdi, San padre Pio da Pietrelcina, l'imperatore Federico II d'Asburgo e il Beato Innocenzo XI. Potrebbe essere l'indice dei nomi di un qualsiasi volume di storia, ma è semplicemente l'elenco (nemmeno completo) dei personaggi che ricorrono in «Gandino la storia», il volume in distribuzione da giovedì 29 marzo.

Edito dal Comune, rappresenta un percorso antologico, che dalle primordiali ere geologiche arriva sino ai giorni nostri. «La storia – sottolinea il sindaco Gustavo Maccari - è maestra di vita per un popolo. A Gandino abbiamo la fortuna di disporre di un archivio storico e di un altro parrocchiale di rara ricchezza. Lo sforzo per realizzare questa pubblicazione, coordinata da professor Pietro Gelmi, è stato immane e difficoltoso. La mole di spunti è impressionante e non è stato facile fuggire alla tentazione di approfondire e indagare ulteriormente molte tematiche, nonostante Gandino vanti una copiosa letterattura sugli ambiti più disparati».

Il volume «Gandino la storia» conta oltre 450 pagine. L'iniziativa editoriale del Comune, avviata già da alcuni anni, è stata coordinata dal prof. Pietro Gelmi, con il quale hanno collaborato sette diversi autori: Iko Colombi, Battista Suardi, Enrico Mosconi, Gustavo Picinali, Mario Carrara, Gimbattista Gherardi e Silvio Tomasini. Nella composizione di copertina, realizzata da Marco Presti, insieme al palazzo Municipale e all'antica fontana è presente un frammento dell'Atto di Emancipazione che i gandinesi siglarono nel 1233.

Il volume, venduto presso la Biblioteca Civica al prezzo di 10 euro, contiene più di 400 immagini, necessarie a raccontare persone e personaggi, opere vecchie e nuove e, soprattutto, luoghi che mutano nel tempo. «La galleria di personaggi e anedotti è infinita – sottolinea Pietro Gelmi – ed è stato utile, per dare organicità al lavoro di ricerca, adottare un metodo rigorso, che partisse da reperti e documenti scritti, utilizzando come spunti di ulteriore verifica e approfondimenti la ricchissima tradizione orale».

A corredare il libro ci sono anche i disegni di Bepi Rottigni. Si tratta di una quarantina di tavole (acquerelli e carboncini) che ricostruiscono la Gandino di un tempo. Fra i disegni non mancano le frazioni di Cirano e Barzizza, ma anche uno scorcio di di Piazza Vittorio Veneto così come appariva nel XVII secolo, quando in bella vista si ergeva la Colonna Veneta con il leone di San Marco.

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