«Sana'a e la notte»
si presenta il 28

E' giunto già al 23° appuntamento l'evento «Aggiungi un posto a tavola - Per l'autore», ideato  per Bergamo e Venezia e coordinato da Ada Grilli, giornalista e direttore editoriale.

Giovedì 28 giugno, alle 20, l'ospite a tavola, al ristorante Villa Luna & Capitones di Città Alta, sarà l'autrice veneziana Elena Dak con l'opera «Sana'a e la notte», fresca di stampa per Alpine Studio. E' atteso per l'occasione anche il vice-Ambasciatore dello Yemen.

Di regola sia l'ambiente che il menu vengono arricchiti da dettagli in linea col tema del libro di cui parla, in modo che l'esperienza dei partecipanti sia anche visiva e «di palato».

L'evento così concepito e aperto a chiunque, permette di sedere a fianco di uno scrittore conversando intorno al tema del suo libro in tempi distesi e con cognizione del libro stesso che viene fornito con buon anticipo a coloro che intendono partecipare, in collaborazione con le librerie cittadine.
Per registrarsi contattare: [email protected]

Elena Dak, veneziana, ha il deserto nel sangue e una passione profonda per lo Yemen. Dopo il liceo classico ha approfondito lo studio delle lingue e, quasi per gioco, ha iniziato a viaggiare, dall'Africa all'Asia Centrale innamorandosi di quei pastori nomadi che dalla Mauritania alla Mongolia regalano incontri speciali a chiunque li incroci. La passione etnografica per le culture altre la sta avvicinando alla laurea in Conservazione dei beni culturali con indirizzo antropologico presso l'Università Cà Foscari di Venezia. Coltiva senza tregua la passione per la scrittura e la fotografia, per fissare le emozioni e la magia degli incontri con le genti e i luoghi.   E' tra le pochissime donne al mondo ad aver attraversato il deserto del Tenerè al seguito di una carovana del sale di nomadi Touareg. L'Africa e lo Yemen sono i suoi territori d'elezione. Al suo attivo: una monografia fotografica sul monte Civetta e il suo primo libro: La Carovana del sale, Vivalda Editore. Ha un sito internet: www.elenadak.it.
 
SANA'A E LA NOTTE, ed. Alpine Studio, 2012, pagg. 118
 Pasolini aveva detto: "Se l'idea di Venezia è nata in qualche punto dell'oriente, questo punto è lo Yemen. Sana'a la città più bella dello Yemen, è una piccola, selvaggia Venezia posata sulla polvere del deserto, tra giardini di palme e orzo, anziché sul mare". La città quella notte, e tutte le successive, mostrò di possedere la stessa natura delle apparizioni, una bellezza irreale che rasentava la perfezione, quasi eccessiva come ebbe a dire il poeta. 

Sana'a è una delle città più affascinanti del Medio Oriente. Elena ci ha vissuto per brevi momenti: l'ha percorsa, osservata, annusata. E ne è venuto fuori questo lirico libretto denso di suggestioni.
Giancarlo Iliprandi, l'autore degli acquerelli che illustrano alcune facce della città e della sua gente, meglio di chiunque altro ha saputo tratteggiare la sua Sana'a con la sua mano e i suoi colori.

L'intenzione della giovane autrice è quella di raccontare un luogo di grande bellezza stritolato tra arretratezza e tradizione da un lato e voglia di modernità dall'altro, tra il rispetto delle convenzioni sociali e l'anelito alla trasgressione. Uno sguardo ad un paese la cui capitale raccoglie tutte le contraddizioni e la bellezza che ovunque regna sovrana. Dai tempi della regina di Saba le donne continuano ad essere protagoniste, da Tawakul Karman vincitrice del nobel per la pace 2011 alla «Pietà yemenita» di Aranda vincitrice del World Press Photo 2012.

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