Michelle racconta la sua vita
La perfezione? Apparente

Un libro che ha fatto molto parlare di sè e che torna alla ribalta anche dopo il successo di Michelle Hunziker a Sanremo.

Il titolo, «Una vita apparentemente perfetta», è perfetto: bionda, bella, simpatica, una donna trascinante e multitasking, Michelle Hunziker. Apparentemente. Poi c’è sempre un «retroscena», in ogni persona, che dice altre cose - spesso le più interessanti. E a farcelo visitare - non era affatto dovuto - ci introduce lei stessa con questo libro-confessione che non dev’essere stato facile scrivere. Perché davvero qui si «mette a nudo».

«Com’è possibile - si chiede oggi - che sia cascata nel tranello del maestro di una setta? Che abbia accettato di farmi gestire la vita? Che mi sia ritrovata a credere che Clelia fosse una sorta di messia e di essere io stessa la reincarnazione della sorella di Gesù, una donna macchiata da peccati ancestrali da meritare, se mi fossi allontanata, la morte, dell’anima e del corpo?». Di vip che ci cascano in storie del genere, in Italia come negli Usa, ce ne sono tanti, ma «hanno tutti paura a parlarne». Michelle dice giustamente: «Può succedere a tutti. Anche a te che stai leggendo, a tuo figlio, tua figlia, al tuo partner, ai tuoi genitori. Il punto è che tutti abbiamo le nostre fragilità, i nostri punti deboli, i nostri bisogni inespressi, le nostre paure».

Lei ha deciso dunque di raccontare il suo periodo più buio, «nove anni di purgatorio», in cui era «la ragazza più insicura del mondo», finita, a 22 anni, nelle mani di una esperta di cabala molto astuta, che mischiava pranoterapia, Sefirot e filosofie orientali a quattro balle su Gesù. In un’alternanza di seduzioni, braccia accoglienti, confidenza conquistata, comprensione e poi anche punizioni e anatemi; circuita da «apparente amore», anzi, un «love bonding» che lavorava invece per allontanarla dagli affetti familiari, isolandola: «Ti ricattano con l’amore e con Dio: che è la cosa peggiore» dice oggi Michelle. Sullo sfondo la separazione dei genitori, il rapporto con il padre alcolista, scomparso presto, la rottura con Eros Ramazzotti, con la setta che lavorava ad allargare le crepe del matrimonio.

Il libro non è solo drammatico, è pieno anche di cose divertenti - come il rapporto tra Michelle e Claudio Biso - e interessanti - quello con Vittorio Feltri ed Enzo Biagi. Fino al lieto fine: «Oggi mi arrivano tantissime testimonianze di persone che mi dicono che a loro questo libro è servito: una mamma mi ha raccontato che, dopo averlo letto, sua figlia è tornata a casa. Ho pianto. Oggi dico: attenzione, credete alla famiglia, agli amici, ai frati, ai preti, alle persone buone. Credete in Dio ma in nessuno che dice di essere un maestro e poi vi chiede dei soldi per aiutarvi a vivere». 

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