Tornano le storie di Bea e Blanco
Nuova favola e nuovi progetti solidali

Tre donne, tre mamme, tre progetti diversi. Tutti e tre con i bambini come assoluti protagonisti. Martedì 22 dicembre Daniela Rota, direttrice artistica del nuovo SpazioLab7 di via Guglielmo d’Alzano porterà in scena «B&B e il volo di Natale», la nuova favola della bergamasca Vanessa Bonacina.

Il ricavato della vendita dei libricini sarà devoluto all’Associazione Angelman Onlus, per sostenere il progetto inbook pensato da Roberta Martinelli e per sostenere la ricerca sulla Sindrome di Angelman.

Puntuali sotto l’albero, tornano infatti con una nuova storia la bimba con gli occhialini lilla e il suo inseparabile cagnolone con un calzino blu, i simpaticissimi B&B creati da Vanessa Bonacina. «B&B e il volo di Natale» è un vero e proprio dono per le festività di fine anno. Una pubblicazione realizzata in edizione limitata, non in commercio.

Nuova la formula, il formato (15x15) e, sorpresa: i disegni, firmati da Daniela Rota Stabelli, questa volta possono essere colorati dagli stessi bambini. Un episodio inedito che ben si lega ai precedenti in quanto a spirito d’iniziativa e altruismo dei protagonisti.

In linea con i valori promossi e grazie all’ospitalità di SpazioLab7, il testo sarà portato in scena martedì 22 dicembre in occasione di una grande festa pensata per promuovere una raccolta fondi da destinare all’Associazione Angelman Onlus. Con un’offerta libera di almeno 5 euro, l’intero ricavato della vendita dei libricini B&B e il volo di Natale di questa giornata sarà devoluto per sostenere la ricerca sulla Sindrome di Angelman e il nuovo progetto in book realizzato dalla onlus che, per l’esordio, ha scelto proprio un titolo della collana B&B, due lenti e un calzino blu.

La versione inbook del libro B&B e… l’aiutino a Babbo Natale è stata realizzata su iniziativa dell’Associazione Angelman Onlus di Credaro, grazie alla disponibilità dell’autrice Vanessa Bonacina, e alla collaborazione di una equipe formata da una mamma, da una grafica e da un’insegnante di sostegno che ha curato la sintesi linguistica. «Questa iniziativa – spiega Roberta Martinelli dell’Associazione Angelman Onlus, mamma di una bimba affetta dalla Sindrome di Angleman – nasce dall’incontro con la giornalista e amica Vanessa Bonacina. Da poco aveva pubblicato un libro pensato con caratteristiche che rendessero i testi più accessibili a tutti i bambini e in particolare a chi fa fatica a leggere. Le ho parlato della comunicazione aumentativa alternativa che permette a chi non parla, o ha difficoltà a farlo, di leggere e comunicare, e subito, con grande generosità, ha deciso di mettere a nostra disposizione il suo libro per farne una versione in simboli».

Dopo gli ultimi due episodi, realizzati rispettando i parametri che favoriscono l’alta leggibilità, B&B, due lenti e un calzino blu si conferma così una collana di favole per tutti i bambini e fa dell’inclusione uno dei suoi punti di forza. «La proposta dell’Associazione Angelman – dice l’autrice, Vanessa Bonacina – mi ha entusiasmato immediatamente. Mi sento onorata di partecipare a questo progetto con una delle mie storie. Spero sia l’inizio di una lunga collaborazione».

Gli inbook sono dei libri illustrati, con il testo completamente tradotto in simboli. Sono nati per i bambini con bisogni comunicativi complessi, per sostenerne la comprensione linguistica, ma con il tempo sono stati adottati anche nelle scuole, diventando uno strumento di inclusione per i bimbi con disabilità, per quelli stranieri, perché favoriscono l’acquisizione della lingua italiana, e per i più piccoli, come primo avvicinamento alla lettura.

L’Associazione Angelman è una onlus creata quattro anni fa da una famiglia per far conoscere la Sindrome di Angelman e raccogliere fondi da destinare alla ricerca scientifica di una cura per questa malattia genetica rara che comporta gravi disabilità motorie e cognitive, tra cui l’assenza di linguaggio verbale. Nel 2015 la onlus ha finanziato una Borsa di studio di 120mila euro per una giovane ricercatrice bergamasca che lavorerà per quattro anni al centro Erasmus Mc di Rotterdam, in Olanda.

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