«Il corpo del Santo Papa emana virtù»
La spiegazione della peregrinatio

Su L’Eco di Bergamo l’intervista al professor Agostino Paravicini Bagliani che spiega il significato antropologico e devozionale delle peregrinatio.

«Un fatto straordinario, raro, quasi unico, un evento nuovo». Lo storico Agostino Paravicini Bagliani non ha dubbi: la peregrinatio di San Giovanni XXIII è un fatto nuovo per la Chiesa e per i fedeli. Già Scriptor della Biblioteca Vaticana e docente di Storia medievale all’Università di Losanna, laurea honoris causa alla Sorbona, Paravicini Bagliani è autore di svariate pubblicazioni storiche attorno alla figura del papa, fra le quali spicca anche l’originale volume dal titolo «Il corpo del papa». A lui abbiamo rivolto alcune domande.

Professore, lei parla della peregrinatio come un fatto nuovo. Ce ne spieghi i motivi. «La peregrinatio delle reliquie dei santi non è un fatto nuovo, mentre per quanto riguarda i pontefici non si tratta di una consuetudine e qui siamo in presenza anche di un’urna contenente una salma, un corpo».

Vi sono però state «traslatio» dei papi in periodi storici lontani. «Non credo si possano definire vere e proprie peregrinatio, ma sono accostabili. Penso a Eugenio III, diletto discepolo di San Bernardo, proclamato beato da Pio IX il 3 ottobre 1872: morì a Tivoli l’8 luglio del 1153, ma venne poi portato a Roma per essere sepolto nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Anche Pio XII morì a Castel Gandolfo il 9 ottobre 1958, ma la salma trovò poi sepoltura nelle Grotte Vaticane. Queste traslatio si ebbero per motivi legati al trasporto del corpo del papa, ma il passaggio del carro funebre fu accompagnato da cortei, cordoni di fedeli che volevano rendere omaggio e preghiere ai pontefici».

«Traslatio» si sono avute anche all’interno della Basilica di San Pietro… «Certamente. Nell’Alto Medioevo si sono avuti diversi movimenti di tombe, ad esempio quella di Gregorio Magno (Papa Gregorio I). Ma anche nel secolo scorso. Lo stesso Papa Giovanni è stato traslato dalle Grotte Vaticane all’altare di San Girolamo nella Basilica».

Quale significato attribuisce alle «peregrinatio»? «Per certe persone sono pratiche antiche e antiquate. Si tratta di eventi che rinviano a forme di devozione lontane nel tempo, ma a mio avviso non credo che muovere una salma per motivi devozionali sia un fatto, una pratica destinata a scomparire. Come del resto la devozione non scomparirà mai».

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