Il raid dei banditi a Bonate Sopra
Indagini, il Cayenne si è volatilizzato

Non è stato ancora ritrovata la Porsche Cayenne che mercoledì 23 dicembre era stata rubata a un imprenditore sessantenne e al figlio ventenne nel corso di un raid da tre banditi che avevano anche picchiato i due nella loro casa nel centro storico di Bonate Sopra.

Il bolide potrebbe essere già stato inviato all’estero dove c’è un mercato parallelo di auto di lusso soprattutto nell’Est europeo. Intanto i carabinieri di Bergamo e Ponte San Pietro hanno acquisito le immagini di alcune telecamere piazzate nella zona, nella speranza di acquisire alcuni elementi utili per individuare i componenti della banda.

I tre malviventi - in possesso anche di una pistola e che si sono impossessati pure di gioielli in oro - avevano comunque il volto coperto e hanno agito a colpo sicuro, sapevano come muoversi e chi colpire. Intanto, il sindaco di Bonate Sopra, Massimo Ferraris, ha auspicato che ci sia maggior severità nel punire chi è colpevole di furti, rapine e violenze: soltanto così, forse, i reati potrebbe diminuire, ora le pene sono inefficaci, a suo giudizio.

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