Mette striscione nel prato di Pontida
Salvini lo querela: pm chiede l’assoluzione

Aveva affisso uno striscione sul muro del prato di Pontida in cui criticava la politica estera della Lega. La querela di Salvini per diffamazione. Il pm chiede l’assoluzione.

«Pontida come Tel Aviv Leghista sionista»: è questa la frase incriminata apparsa su uno striscione appeso sul muro del prato di Pontida da Luigi Cosentino, rappresentante dell’associazione culturale Manipolo Avanguardia Bergamo, nel 2015. Lo striscione è nato da una mozione presentata a Montecitorio dalla Lega sul riconoscimento dello Stato palestinese.

Dopo la contestazione si era mosso lo stesso leader della Lega, Matteo Salvini, che aveva sporto querela per diffamazione contro Cosentino. Ne è scaturito un processo e nell’udienza di giovedì 11 luglio presso il Tribunale di Bergamo Cosentino ha ammesso di aver affisso lo striscione. Il pm titolare del fascicolo ha chiesto però l’assoluzione per diritto di critica politica. Il 18 luglio si attende ora la sentenza.

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