Raduno antirazzista a Pontida
«Dirottata» la manifestazione

La manifestazione nazionale antirazzista fissata per il 22 aprile a Pontida rischia di essere archiviata prima della partenza. Martedì sera il movimento «Insurgencia», che tiene le fila dell’iniziativa, ha reso noto su Facebook che le Ferrovie dello Stato hanno negato l’uso dell’area verde nei pressi del cimitero e del villaggio Magnetti.

L’area era stata individuata come spazio alternativo dopo la «chiusura» da parte dell’amministrazione comunale leghista guidata da Luigi Carozzi. Il sindaco infatti in vista della manifestazione - che è stata presentata come una risposta in musica alla visita del segretario federale della Lega Matteo Salvini a Napoli - ha predisposto un’ordinanza delimitando l’accesso a varie zone del paese. Una sorta di coprifuoco in vista di possibili disordini.

Da qui la scelta degli organizzatori di trovare un’altra collocazione, fuori dall’orbita dell’amministrazione comunale. Una collocazione che è stata individuata nell’area verde vicina al cimitero, nei pressi del villaggio Magnetti, una zona di proprietà delle Ferrovie. Martedì sera però il colpo di scena con una novità dal web.

«Le Ferrovie dello Stato ci hanno negato, per la manifestazione nazionale antirazzista del 22 aprile prossimo a Pontida, l’uso del pratone – hanno scritto sulla loro pagina Facebook gli esponenti del movimento napoletano «Insurgencia», tra gli organizzatori della «Giornata dell’orgoglio antirazzista» –. Proprio sul terreno di proprietà delle Ferrovie si dovrà svolgere il concerto che chiude la manifestazione che vede la partecipazione di numerosi artisti (99 Posse, Tonino Carotone, Eugenio Bennato, Valerio Jovine e tanti altri)». Il comitato promotore della manifestazione del 22 aprile ha convocato una conferenza stampa per oggi, alle 12,30 a Palazzo Verdi a Napoli».

«Il divieto - scrive Insurgencia su Facebook - è giunto dopo una settimana di rassicurazioni da parte delle Questure di Milano e Bergamo sul tranquillo svolgersi dell’evento. Giunge soprattutto dopo la blindatura della città decisa dal sindaco leghista di Pontida Luigi Carozzi. I divieti non fermeranno la nostra mobilitazione». Il disappunto dei promotori del raduno è evidente, ma non sembrano darsi per vinti. A sollecitare spazi e apertura per la manifestazione c’è anche Rifondazione comunista che per bocca del dirigente nazionale Ezio Locatelli, sollecita la Prefettura a richiamare il sindaco ed eliminare le ordinanze restrittive.

L’amministrazione comunale di Pontida mercoledì sera non era al corrente degli ultimi sviluppi legati allo stop delle Ferrovie. Mercoledì si terrà una riunione in Prefettura per discutere di ordine pubblico in vista della manifestazione.

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