Sotto il Monte saluta don Loris - Video
Corteo di luci e fiaccole fino a Camaitino

La comunità di Sotto il Monte ha voluto esprimere sabato sera 28 maggio con un gesto simbolico la sua partecipazione alla scomparsa del cardinale Loris Capovilla.

Un corteo di luci, di fiaccole accese, dalla chiesa parrocchiale ha raggiunto Camaitino. È stato il segno visibile della vicinanza, di quella fraternità vissuta per anni. Il cardinale dalla sua casa, poco distante dalla parrocchiale, sentiva spesso e volentieri la preghiera e il canto dei fedeli durante le processioni o nelle occasioni particolari. La preghiera ha sempre unito Capovilla con la sua gente di Sotto il Monte.

Prima del corteo verso la casa, dove in questi giorni è composta la salma, la comunità si è riunita in chiesa parrocchiale per una veglia funebre guidata dal parroco monsignor Claudio Dolcini. I Primi Vespri della solennità del Corpus Domini sono stati la preghiera corale della comunità e ad accompagnare la recita dei Salmi anche tre testi particolarmente significativi: il testamento di San Giovanni XXIII, il testamento del Beato Paolo VI e un brano di un’omelia pronunciata da Loris Capovilla a commento del brano di Vangelo sul testamento di Gesù.

«Fratelli, vi invito ad avere fiducia nell’amore, un programma nell’amore, una riserva di amore», diceva, sottolineando come «qualunque sacrificio è poca cosa in confronto della gloria riservata in cielo a coloro che tengono fede alla dottrina dell’amore». Monsignor Dolcini ha ricordato la figura del cardinale durante una breve riflessione all’interno della veglia. «Un lungo tempo della sua vita - ha commentato - monsignor Loris lo ha dedicato al raccontare Giovanni XXIII. Ha interpretato il suo vivere nel narrare la vita di un Santo. Chi è stato accanto a un Santo, chi ha visto con gli occhi i gesti di un Santo, chi ne ha ascoltato le parole direttamente dalla sua bocca, non può non fare della sua vita, ogni giorno, una splendida narrazione».

Il parroco ha voluto esprimere il grazie riconoscente della comunità per aver tenuto desta la memoria del Papa Santo. «Narrandoci Papa Giovanni - ha concluso - monsignor Capovilla ci ha rivelato anche qualcosa di speciale. Nel suo porsi in secondo piano rispetto al Papa che ha servito, ci ha mostrato la bellezza della vocazione del sacerdote che è quella di farsi da parte per raccontare le meraviglie del volto di un altro, che è Gesù Cristo. Narrare le meraviglie di un Santo rappresenta questo, è narrare Cristo, è narrare il Vangelo, perché un santo è Vangelo tradotto nella vita».

Lunedì mattina 30 maggio, alle 10,30, i funerali nella parrocchiale. La liturgia sarà presieduta dal vescovo Francesco Beschi che terrà anche l’omelia.

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