In carcere l’investitore del carabiniere
Cambia l’accusa, è di omicidio volontario

M. C., 34 anni, cuoco di Sotto il Monte, era in un primo momento stato accusato di omicidio stradale, poi mutato in omicidio volontario con dolo eventuale. Nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 a un posto di controllo a Terno d’Isola ha travolto e ucciso un appuntato scelto di 41 anni originario di Sulmona e in forza al Radiomobile di Zogno. L’uomo, al volante di un’Audi A3, era ubriaco.

Disgrazia nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 a Terno d’Isola, l’Arma di Bergamo piange un collega morto in servizio. Poco prima delle tre, un carabiniere è stato travolto e ucciso da un’auto a un posto di controllo a bordo strada. Vittima un appuntato scelto del Radiomobile di Zogno, Emanuele Anzini, 41 anni, originario di Sulmona, padre di una ragazza di 19 anni che vive nella cittadina abruzzese. Anzini, figlio a suo volta di un carabiniere, stava effettuando dei controlli lungo via padre Albisetti, la strada provinciale che da Presezzo e Bonate Sopra porta a Sotto il Monte.

Una notte come tante passata a pattugliare le strade della provincia: auto col lampeggiante, giubbotto catarifrangente, macchine da fermare, la richiesta di patente e libretto. Il lavoro di una vita, che l’appuntato svolgeva con serietà e professionalità: «Un’ottima persona e un ottimo elemento», sono le parole del comandante provinciale, il colonnello Paolo Storoni. L’appuntato Anzini era anche impegnato come volontario nella Croce rossa di San Pellegrino.

All’improvviso, poco prima delle tre, la tragedia. Anzini ha intimato l’alt a un’audi A3 che viaggiava in direzione di Sotto il Monte. Il conducente, forse nel tentativo di sottrarsi al controllo, lo ha travolto in pieno. La macchina gli è piombata addosso e lo ha trascinato per una cinquantina di metri, senza lasciargli scampo. L’impatto è stato violentissimo, tanto che il vetro della vettura è andato completamente distrutto. Al volante M. C., un cuoco trentaquattrenne di Sotto il Monte: era in stato di ebbrezza al momento del fatto ed è stato arrestato per omicidio stradale, poi l’accusa è stata tramutata nella ben più grave di omicidio volontario con dolo eventuale. Il suo tasso alcolico è risultato cinque volte superiore il limite consentito (nel suo sangue trovati tre grammi per litro). Tra l’altro aveva già un precedente: l’anno scorso gli era stata tolta la patente per un mese per omissione di soccorso e guida in stato di ebbrezza e per un mese tra gennaio e febbraio di quest’anno gli era stata sospesa la patente per eccesso di velocità. Del caso si occupa la polizia stradale di Bergamo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA