Caso del rogo doloso agli impianti
Carabinieri e finanza a Foppolo

Nella mattinata di mercoledì 9 novembre i carabinieri e la guardia di finanza si sono recati a Foppolo per l’acquisizione di documenti utili alle indagini sul rogo di luglio.

I militari hanno raggiunto Foppolo nella mattinata e i documenti saranno utilizzati nell’ambito dell’inchiesta partita dal rogo doloso degli impianti di risalita della località montana. Il caso risale alla notte tra il 7 e l’8 luglio quando erano andate a fuoco le seggiovie Quarta Baita e Montebello.

Il sostituto procuratore di Bergamo Gianluigi Dettori aveva aperto un fascicolo contro ignoti e disposto il sequestro degli impianti di risalita devastati dall’incendio. I sigilli alle stazioni di arrivo e partenza della seggiovia danneggiata erano stati poi rimossi lo scorso 21 ottobre.

Sui luoghi del rogo erano stati trovati liquidi infiammabili e attualmente l’inchiesta è a carico di ignoti e contempla due reati: l’incendio doloso e la turbativa d’asta.

Proseguono, intanto, i lavori alle due seggiovie danneggiate: grazie al ripristino si potrà dare il via alla stagione. I fondi arriveranno dalla società di assicurazione. Le garitte all’arrivo della Quarta Baita e alla partenza del Montebello sono pronte, questa settimana dovrebbero arrivare anche i quadri elettrici (presi in affitto) che dovranno far ripartire i motori delle seggiovie. La fune di sostegno delle seggiovie è stata visionata e non ha subìto danni, quindi non andrà sostituita.

Proseguono anche i lavori per la realizzazione della telecabina lungo la linea per la posa dei plinti e da oggi anche per la parte in cemento alla stazione di valle. Per la struttura di arrivo al Montebello manca poco alla conclusione dei muri, il resto si farà con l’elicottero. L’incognita restano le condizioni meteo che potrebbero rendere difficoltosa la salita degli ultimi mezzi pesanti. In questo momento viene comunque data priorità alla preparazione delle piste.

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