Da Laxolo fino in Nuova Zelanda
Occhiali in legno vecchio 48mila anni

Feb31st torna al Mido dopo un anno dalla sua nascita e ha parecchie cartucce da sparare. Dal 2 al 4 marzo, l'azienda di Laxolo di Brembilla che produce occhiali in legno, sarà alla fiera milanese del settore ottico. Con occhiali fatti di un legno «vecchio» 48mila anni.

Feb31st torna al Mido dopo un anno dalla sua nascita e ha parecchie cartucce da sparare, una di queste «vecchia» 48 mila anni. Dal 2 al 4 marzo, l'azienda di Laxolo di Brembilla che produce occhiali in legno, sarà alla fiera milanese del settore ottico per raccontare la sua filosofia che parla di un uso etico del legno, abbinato ad un design innovativo. Tutto questo dopo che il suo primo anno di attività ha portato il marchio in tutta Italia, con un'ottantina di rivenditori, e una rete commerciale internazionale che è arrivata in Nord America, in Cina e Corea, fino al Sud Africa. A capo della società Stefano e Silvano Minelli (cugini, con alle spalle una lunga storia familiare nel legno): con Marco Bolis e l'inglese Martin Bust - tutti in società nella Minelli Next - detengono il 60% dell'azienda di occhiali. Il restante 40% è in mano a Corrado e Stefano Cipriani, quest'ultimo l'ideatore del progetto, due anni fa, di usare il legno per una linea di occhiali.

Ora la proposta più importante, in termini di ricerca e di novità, arriva dalla collezione in legno Kauri, estratto dal sottosuolo della Nuova Zelanda e risalente fino a 50 mila anni fa: «Si tratta di una collaborazione speciale, in co-branding con l'azienda di arredamento brianzola Riva 1920 - racconta Stefano Minelli -. Il nostro designer Valerio Cometti ha lavorato con Maurizio Riva e così è nata l'idea di una capsule creata su sei modelli, ma estendibile su tutti gli occhiali Feb31st». Il prezzo si aggira sui 700 euro e la collezione si chiama «48.000», in omaggio all'antichità del legno kauri: «Pregiatissimo, è famoso per la sua venatura d'oro: abbiamo così pensato di utilizzarlo per una collezione più prestigiosa e sempre personalizzabile», continua Minelli. «Tutti gli occhiali che realizziamo - spiega infatti Stefano Minelli - non sono un pezzo unico di legno, ma sono creati da una sequenza di strati lignei che possono essere definiti cromaticamente secondo il proprio gusto». Un'idea, quella degli strati, del maestro ebanista bergamasco Mario Moriggi, e messa in produzione grazie a un macchinario che crea un «sandwich di legno» che può essere multicolore, con tanto di scritte e sigle. Per permettere la personalizzazione più fruibile, l'azienda ha anche realizzato una app per iPad: «La forniamo ai nostri ottici - continua Minelli -. Successivamente il servizio sarà on line».

Ma c'è dell'altro per il 2013, e tra le novità anche un occhiale sportivo, dal nome astronomico «Parsec» (unità di misura usata in astronomia), e una linea in legno e titanio: «Abbiamo sfruttato questa commistione per i nuovi modelli: dalla forma tonda "alla Harry Potter" a modelli anni Ottanta, con una sessantina di colori su cui giocare negli abbinamenti». Con una previsione di crescita per il 2013 molto fiduciosa: «Dai 2.050 occhiali prodotti nel 2012, pensiamo di toccare quota 12 mila per fine 2013. Numeri che si rifanno anche ai dati di fatturato: dal mezzo milione dello scorso anno prevediamo di passare quest'anno a 1 milione 500 mila euro». Intanto sono cresciuti i dipendenti: «Siamo passati da 3 a 12, dei quali 8 impegnati sulla produzione».

Tutto ciò grazie anche alla rete commerciale estesa negli ultimi mesi: «Due settimane fa abbiamo aperto la Feb31st Usa: una sede commerciale a Los Angeles con tre venditori americani per il Canada e l'America del Nord». L'azienda ha già nel frattempo clienti a New York, Chicago, in Messico e in Canada. E lo sguardo è volto verso Est: «Presenti già in Cina, Corea e Thailandia, l'obiettivo è quello di estenderci in Giappone e di spingere sul Far East: nelle prossime settimane apriremo anche a Hong Kong un ufficio commerciale». Al momento le vendite in Italia e all'estero si equiparano, «ma - continua Minelli - spingeremo l'export soprattutto da questa stagione». Resta invece confermata tutta la produzione a Laxolo, mentre il legno, certificato Fsc, è pioppo proveniente da Paesi dell'Est Europa. «Eco il packaging, con sacchetto in cotone organico e scatola in cartone riciclato, la lavorazione dell'occhiale è naturale, trattata con un olio di semi che rilascia a seconda del periodo di raccolta profumazioni differenti». Ma Feb31st vede al di là degli occhiali: «Il secondo macchinario acquistato di recente, e su cui abbiamo investito 150 mila euro, è totalmente indirizzato alla ricerca: ora siamo al lavoro su nuovi accessori in legno mixato ad altri materiali». Con un sogno a lungo termine: «Un monomarca con tutti i nostri prodotti di design». Ci scherza sopra Minelli: «Vogliamo vederci lungo - conclude -, per un progetto globale che sappia rendere oggetti di uso comune unici e personalissimi».

Fabiana Tinaglia

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