Successo per «Il Cavaliere in Rosa»
Al Credito una festa di arte e moda

Cipria, fluo, caramella, pallido, baby, pesca e glitterato. Le mille sfumature del rosa sabato sera hanno colorato gli spazi del Palazzo del Credito Bergamasco di Largo Porta Nuova, in onore de «Il Cavaliere in rosa».

Cipria, fluo, caramella, pallido, baby, pesca e glitterato. Le mille sfumature del rosa sabato sera hanno colorato gli spazi del Palazzo del Credito Bergamasco di Largo Porta Nuova, in onore de «Il Cavaliere in rosa». Le modelle hanno portato in scena una sfilata-spettacolo - con la regia di Silvia Barbieri - indossando gli abiti di undici boutique della città: in seta, pailettes, tulle, con rouches e strascichi rigorosamente rosa. La serata, organizzata da kendoo.it, portale di microcredito che sostiene progetti di valore per la Bergamasca, e da Fondazione Credito Bergamasco, rientra nel progetto di raccolta fondi in favore del restauro del «Polittico della presentazione della Vergine», un'opera di Jacopo Palma il Vecchio custodita a Serina.

Il supporter «d'eccezione» del progetto arriva da tempi lontani: è appunto il «Cavaliere in rosa», opera del Giovan Battista Moroni, esposto proprio nella sede dell'istituto di credito di Porta Nuova in queste settimane. A partecipare al recupero dell'opera del Palma il Vecchio, oltre a Fondazione Credito Bergamasco, che metterà le risorse mancanti, le 400 persone che, acquistando il biglietto di ingresso alla sfilata, hanno offerto il loro contributo. Sono stati raccolti 3 mila euro. Protagonisti della serata gli abiti delle undici boutique che hanno interpretato il tema del rosa con una selezione della loro collezione primavera/estate: N.10 Boutique, Flamingo, Bill and Coo, Artificio, Mina da Prato, Lena Store, AnnaRè, MateriaPrima, Città di Babilonia, Laura Natali e Coffee n Televisiøn che, tra l'altro si è occupato del dj-set della serata.

Ma il pubblico non è rimasto a guardare e per l'occasione ha sfoggiato mise in rosa sbizzarrendosi tra abiti e accessori. Tra i corridoi e le sale si sono viste stole, boa e sciarpe rosa. C'è anche chi ha osato il total «rosa» con abito e scarpe coordinate, chi ha optato per un dettaglio fashion, un bracciale o un cerchietto. Anche gli uomini non si sono tirati indietro e hanno azzardato camicia o cravatta rosa, per fare pendant con la propria partner. Il dress code ha creato anche un indotto positivo per le boutique, che nei giorni scorsi hanno risposto a molte richieste dei clienti che chiedevano «qualcosa di rosa». Massima soddisfazione degli organizzatori: «Abbiamo messo nell'atrio i quadri dell'artista Testori con i lottatori di boxe e in particolare il dipinto con il k.o. finale - spiega Angelo Piazzoli, segretario generale del Credito Bergamasco e della sua Fondazione -. È un auspicio, perché simbolicamente speriamo che si riesca a mettere k.o. la crisi. Siamo soddisfatti di un'iniziativa così corale ed entusiasta. In banca avevamo portato i restauri, siamo riusciti a portare anche una sfilata». «Un successo importante - commenta Marco Sangalli, amministratore di MediaOn, società del gruppo Sesaab che si occupa dello sviluppo di progetti innovativi per il web, tra i quali Kendoo -. Non solo per l'affluenza ma anche per la partecipazione, ci sono tantissime persone che indossano qualcosa di rosa. Siamo soddisfatti che con Kendoo e Kauppa abbiamo organizzato un evento così importante per la città. speriamo che le persone continuino a sostenerci con un "like" sulla nostra pagina Facebook».

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