Francesco, un infortunio sul lavoro
e il cambio di vita a Fuerteventura

«Came as a turist, stay as a guest leave as a friend» è il motto di Kalitravel Fuerteventura, ma, «arrivi come turista, stai come ospite, te ne vai come amico», è anche la descrizione perfetta dell’approccio alla vita di Francesco Gallizioli, proprietario proprio della Kalitravel Fuerteventura, assieme a Massimiliano Mancini.

Francesco ha 36 anni, è originario di Leffe, e da quando ne ha 21 è fuori dall’Italia per lavoro. «Lavoravo in un’azienda metalmeccanica di Cazzano Sant’Andrea, quando nel 2003 ho avuto un infortunio sul lavoro, tagliandomi un tendine della mano, che mi ha costretto a stare fermo un anno. Poi, nel 2004, ho letto sull’Eco di Bergamo che un’agenzia di animazione cercava operatori turistici per il tour operator Settemari, ho fatto il colloquio, sono stato preso e sono partito. Ho fatto animazione in Tunisia, nelle isole greche, a Cuba, Capoverde e in altri posti e dopo 4 anni sono passato a lavorare dall’altra parte, negli uffici, sempre per Settemari, nella parte organizzativa. Sono così stato il responsabile dell’area in vari luoghi, per ultimo le Canarie, dove, dal 2013, ormai sono fisso a Fuerteventura».

A gennaio 2018 la svolta lavorativa e la decisione di mettersi in proprio, sempre nell’ambito turistico. «Due anni fa, ero un po’ stanco del lavoro che ormai facevo da tanto e ho ricevuto la chiamata di Massimiliano Mancini, un mio amico di Legnano, che mi ha proposto di entrare come socio nella sua ditta per escursioni turistiche basate sul trekking a Fuerteventura. Ho subito accettato e così è nata la Kalitravel Fuerteventura. Oggi abbiamo anche 3-4 dipendenti, a seconda delle stagioni, e 5 mezzi da 8 persone. Lavoriamo con persone di tantissime nazionalità diverse, ma la Kalitravel Fuerteventura ha una forte matrice italiana, visto che, oltre ad avere noi due soci fondatori e proprietari italiani, le nostre divise sono prodotte da una ditta di Leffe che si chiama Ricami e Incisioni di Pezzoli Marco. Ciò che offriamo ai nostri clienti sono dei tour, siamo accompagnatori, non guide, e esperienze alla scoperta delle bellezze dell’isola. La nostra peculiarità è personalizzare l’esperienza e adattarla al cliente, non ci occupiamo di carovane o bus da 60 persone, ma siamo più di nicchia, diciamo: cambiamo il modo in cui si vedono le cose, che qui sono diverse e tutte molto belle e interessanti, curiamo molto l’attenzione al cliente, lo vogliamo far stare bene, è questa la differenza con le altre escursioni. È da questa idea che nasce il nostro motto, “Came as a turist, stay as a guest leave as a friend”, noi abbiamo questo di diverso dagli altri, per noi i clienti prima che ripartono diventano degli amici, e questo è testimoniato dal fatto che abbiamo molti clienti affezionati che tornano ogni anno da noi, anche più volte all’anno».

Francesco, il suo socio Massimiliano e la Kalitravel Fuerteventura, sono anche impegnati per l’ambiente. «Facciamo anche cose abbastanza buone per l’ambiente: organizziamo pulizie della spiaggia gratuite dove possono venire le persone del posto, i turisti e i clienti, a cui offriamo un buffet gratis per creare unione e sensibilizzare le persone sui temi dell’ambiente e della pulizia. All’ultima evento di questo tipo che abbiamo organizzato hanno partecipato 150 persone e abbiamo raccolto 2000 chili di plastica». Lavorare nel campo turistico per così tanti anni ha insegnato tanto a Francesco. «Soprattutto a svegliarmi. Ci sono sempre problemi da risolvere e tu devi essere pronto e veloce, sempre. Mi ricordo, ad esempio, che il 18 settembre 2017, la cosa più grossa che mi è capitata, era scoppiata una gomma di un aereo che stava per decollare, lasciandolo fermo sulla pista e facendo chiudere l’aeroporto per 18 ore. Le persone dopo un po’ erano davvero tese. Io ho dato una mano, ma è dovuta venire la polizia per scortarmi fuori per la situazione che si era creata. Intendo questo quando dico che questo lavoro ti fa svegliare, perché in quelle occasioni devi essere rapido a trovare una soluzione subito. Tu il problema non puoi prevederlo, ma ce l’hai quando arriva e devi essere veloce e bravo a risolverlo».

Se al lavoro non si annoia mai, lo stesso vale per quando Francesco ha del tempo libero. «D’inverno ho due mesi liberi e li passo viaggiando in zaino, magari per l’India o in altri posti, per scoprire il mondo. Alcuni dei miei ricordi più belli di questi anni sono legati a questi viaggi: come la camminata che ho fatto con la mia ragazza, Camilla Aldini (di Varese), di notte in Sri

Lanka per andare a vedere l’alba su un santuario e che mi ha permesso di vedere un cielo stellato mai visto prima o quella volta che, sempre con la mia ragazza, abbiamo dormito nel deserto solo con un sacco a pelo». Francesco a Fuerteventura si trova bene, ma per il futuro non ha ancora progetti definitivi, soprattutto a lungo termine. «Qui vivo bene, ho una fidanzata, tanti amici e mi sto creando qualcosa di bello. Kalitravel Fuerteventura ha parecchio seguito, sia tra i clienti che tra i locali, anche per la pulizia ambientale. Se cresciamo ancora vorrei ampliare il nostro raggio di lavoro in altre isole delle Canarie, per iniziare, e poi magari anche in altri paesi. Chissà persino arrivare a proporre esperienze di trekking sulle Orobie. Però il futuro è tutto in divenire. Anche se mi manca la mia famiglia, che sento spesso grazie alla tecnologia e che vedo due volte all’anno, io sono una persona a cui piace molto viaggiare e sperimentare, quindi non posso dire con certezza dove sarò tra qualche anno».

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