Spinge a mano la moto nella Ztl
Ma la multa le arriva lo stesso

Una cittadina di Bergamo denuncia l’episodio sui social: sanzione di quasi 100 euro.

Lo scorso 10 maggio alle 17,14 è stata immortalata mentre entrava, spingendo a piedi la sua moto, nella Ztl, la Zona a traffico limitato, da largo Belotti. E venerdì 14 giugno si è vista recapitare a casa una multa di quasi cento euro – per l’esattezza 95,70 euro – dalla polizia locale: una sanzione dovuta all’ingresso di un mezzo a motore nella Ztl.

Ma la cittadina non ci sta, perché – ha denunciato sui social – non era in sella alla sua moto, ma la stava appunto spingendo, spenta, a piedi. Come peraltro si vede chiaramente – tanto quanto la targa della sua motocicletta – nella fotografia speditale a casa dai vigili assieme alla multa e che la donna ha voluto condividere, assieme alla sua rabbia, sul gruppo Facebook «Sei di Bergamo se...». Indignata e ironica, ha scritto: «Vorrei ringraziare i vigili di Bergamo, che oggi mi hanno recapitato un verbale con la multa da 95,70 euro per avere spinto a mano la moto in Ztl».

La donna riferisce poi di aver chiesto spiegazioni e di essersi sentita rispondere in questi toni: «Non è infrazione spingere la moto, ma lei avrebbe potuto riaccendere il motore e commettere infrazione: se può dimostrare che era rotta è un conto, altrimenti la multa resta. Faccia ricorso, se vuole». Svariati e contrastanti, come sempre accade sui social network, i commenti degli utenti che hanno letto il messaggio. Si va da chi (la maggior parte, per la verità) si scaglia dalla parte della cittadina a chi ammette che l’escamotage di «saltare» i varchi della Ztl scendendo dalla moto e spingendola a piedi per quel breve tratto, salvo poi tornarci in sella, sia purtroppo piuttosto frequente.

«Due sono le motivazioni – spiega Gabriella Messina, comandante della polizia locale –: la prima è che il Codice della strada considera solo il velocipede condotto a mano assimilabile al pedone e non il motociclo. La seconda è che la telecamera legge le targhe e non indica se il veicolo è spento o meno. Capisco il disappunto del cittadino, ma purtroppo è cosi».

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