Alla Fara movida fuori controllo: risse e assembramenti nel primo weekend senza coprifuoco

L’assessore Gandi: «Aumenteremo i presidi». Tutto esaurito agli estivi e nei locali del centro, dove però è filato tutto liscio.

Molti gruppetti di ragazzini assembrati a bere alcolici, una ventina intenti, non si capisce bene per quale motivo, a inseguire un coetaneo, altri due giovani che litigano arrivando quasi alle mani e molti in evidente stato di alterazione alcolica. La fotografia del campo della Fara alla mezzanotte e mezza di sabato 19 giugno è la dimostrazione plastica di un fenomeno che ha preso piede in queste settimane, anche nella nostra provincia: una movida post lockdown decisamente sopra le righe, al punto da sconfinare in episodi di gruppo che qualcuno ha bollato come baby gang, ma che al di là della definizione si traduce il più delle volte in violazione delle regole o reati. Dalle risse alle aggressioni fino ai danneggiamenti.

Un dato confermato anche dalle statistiche delle forze dell’ordine, ma che balza all’occhio anche in questo primo sabato sera senza coprifuoco. Nel campo della Fara dopo la mezzanotte sono almeno un centinaio i ragazzini, riuniti in gruppetti. E se la maggior parte si ritrova solo a bere e a chiacchierare, c’è anche chi, in preda ai fumi dell’alcol, cerca pretesti per attaccare briga con gli altri. Al nostro arrivo, ecco ad esempio una ventina di ragazzini all’inseguimento di un’altra persona: il motivo non è chiaro, ma è lampante che non si tratta solo di una bravata o di uno scherzo. Poco dopo, sempre al campo della Fara, due giovani iniziano a litigare, uno dei due, in evidente stato di alterazione, urla minaccioso e, se non fosse per i presenti che lo bloccano, certamente la situazione sarebbe degenerata. Il motivo? Un’avance fuori luogo alla fidanzata dello stesso giovane, a quanto sostiene qualcuno dei presenti, ma la ragione puntuale poco importa: è il clima che si respira a rendere il tutto decisamente sopra le righe. Non a caso nell’arco della serata passano in più occasioni gli agenti della polizia locale, oltre a una volante della questura.

«L’anno scorso avevamo lo stesso problema alla Fara – dice il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi – e lo avevamo risolto in breve tempo: sistemeremo anche quest’anno. Ci concentriamo sulle diverse situazioni, in base alle forze di cui disponiamo e in questi giorni l’attenzione, a ragion veduta, si è spostata soprattutto sulla stazione. A oggi non ho avuto esposti sulla Fara, ne prendo atto e aumenteremo i servizi».

Se le acque alla Fara sono piuttosto agitate, in centro città e nell’estivo di Sant’Agostino, invece, fila tutto liscio: molta gente (in particolar modo giovani) ma senza creare particolari problemi. Intorno alle 23,30 tutti i dehors dei locali da piazza Matteotti a piazza Pontida registrano il tutto esaurito, così come in piazza della Libertà e Borgo Santa Caterina.

«Il bilancio è positivo – dice Simone Scotuzzi, responsabile del “Tassino Cafè” in largo Rezzara –. La sera siamo ormai ai livelli della scorsa estate, con l’esterno quasi completamente pieno anche poco prima della chiusura». Soddisfatto del primo sabato senza coprifuoco anche Maurizio Pirovano, responsabile dell’estivo di Sant’Agostino: «Ora teniamo aperti fino all’una, sempre con le regole delle prenotazione e tutti seduti ai tavoli, e questo sabato è andata bene: nella serata sono entrate circa 1.500 persone, mentre sabato scorso circa 1.000. Quest’ora in più è utile e ci fa respirare». «Per quanto riguarda la sicurezza – precisa Pirovano –, noi abbiamo 4 addetti che controllano gli ingressi e verificano che non ci siano problemi, oltre al rispetto delle norme anti Covid. I clienti da noi rispettano le norme: si erano già abituati a farlo la scorsa estate».

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