Alpini, l’Adunata nazionale di Rimini slitta di un altro anno: rinviata al 2022

Il Consiglio direttivo dell’Ana, tenuto conto della situazione pandemica, ha deciso di procrastinare l’appuntamento, che in pochi giorni concentra centinaia di migliaia di persone. E dalla Giunta regionale arrivano 200 mila euro per la valorizzazione del patrimonio culturale e storico delle Penne nere, anche verso le giovani generazioni.

La 93a Adunata nazionale degli alpini a Rimini-San Marino, è stata rinviata ancora una volta a maggio 2022. Il Consiglio direttivo dell’Ana, tenuto conto della situazione pandemica, ha deciso di procrastinare l’appuntamento, che in pochi giorni concentra centinaia di migliaia di persone. L’intera programmazione delle Adunate, a cominciare dalla 94ª, già assegnata ad Udine, verrà spostata avanti di un anno. «Anche in questo caso l’Ana dimostra grande senso di responsabilità – ha commentato il presidente nazionale Sebastiano Favero –. Proseguiamo la battaglia con migliaia di volontari impegnati nelle strutture per uscire dall’emergenza».

«È una decisione che tiene conto della situazione contingente e degli sforzi fatti dagli italiani – concorda Carlo Macalli, già presidente Ana di Bergamo, consigliere nazionale e responsabile della 93esima Adunata –. Il 2022 coincide anche con il 150° dell’anniversario di fondazione degli alpini e speriamo di festeggiare la vera rinascita con la fine della pandemia».

Nel frattempo entrano nel vivo le iniziative per la «Riconoscenza alla solidarietà e al sacrificio degli Alpini». La Giunta regionale ha stanziato 200 mila euro per la valorizzazione del patrimonio culturale e storico delle Penne nere, anche verso le giovani generazioni. «La Lombardia è la prima regione in Italia a sostenere e incoraggiare concretamente il volontariato nelle scuole per il sostegno alle fragilità e il contrasto al bullismo, l’organizzazione di campi scuola per attività di Protezione civile e soccorso alpino, nonché esperienze formative e leva civica nei gruppi e nelle sezioni Ana – commenta il segretario dell’Ufficio di presidenza in Consiglio regionale, Giovanni Malanchini –. Una seconda delibera prevede la manutenzione ordinaria dei sentieri connessi alla Grande Guerra, la conservazione del territorio montano, rifugi, bivacchi e percorsi escursionistici. Regione Lombardia ha affidato alle Comunità montane la definizione di proposte per questi interventi, da realizzare in collaborazione con le sezioni Ana».

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