Ancora una tragedia sul Gran Zebrù: muore una giovane alpinista di 25 anni

Ancora un incidente alpinistico mortale lunedì mattina 14 giugno, attorno alle 8,30, sul versante valtellinese del Gran Zebrù. A perdere la vita una donna di 25 anni, nativa di Lovere e residente a Darfo (Brescia).

Tragedia lunedì 14 giugno, attorno alle 8,30, sul versante valtellinese del Gran Zebrù a quasi 2.800 metri di quota nel territorio comunale di Valfurva, in provincia di Sondrio. La vittima è Sandra Carla Bianchi, 25 anni (tra un mese ne avrebbe compiuti 26) nata a Lovere e residente a Darfo Boario Terme (Brescia), il suo compagno di cordata, 60 anni, anche lui di Darfo, ha subito un forte shock. Secondo una prima ricostruzione, tuttora in corso di accertamento, dopo aver risalito il Canale delle Pale Rosse, poco prima di arrivare sulla Cresta di Solda – Suldengrat a circa 3.800 metri, la ragazza sarebbe inciampata e caduta per circa 600 metri.

Il compagno di cordata ha lanciato subito l’allarme, preso in consegna dal 112 di Bolzano che ha allertato subito il Soccorso alpino di Solda - Bergrettung Sulden. Con l’aiuto dell’elicottero Pelikan3 i soccorritori di Solda hanno raggiunta l’alpinista, purtroppo deceduta. La salma è stata trasportata prima e Solda e poi a Silandro. Il compagno invece è stato recuperato con una verricellata e trasportato a valle dove è stato preso in consegna dai soccorritori del Soccorso alpino di Valfurva del Soccorso alpino e speleologico Lombardia. Sono intervenuti anche i Carabinieri e la Guardia di Finanza.

Si tratta del secondo incidente mortale sul Gran Zebrù che colpisce il mondo alpinistico bergamasco. Lo scorso 19 maggio erano morti sotto una valanga Fernando Bergamelli, 55 anni Pradalunga, e l’ex ciclista professionista Oscar Cavagnis, 47 anni di Vertova.

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