Auto contro tir nel Parmense
Grave camionista bergamasco

È ancora in condizioni gravissime il camionista bergamasco di 60 anni che mercoledì è rimasto coinvolto in un incidente stradale a Parola di Fidenza, in provincia di Parma.

L’uomo - G.M., residente in città a Boccaleone - è ora ricoverato in Rianimazione presso l’Ospedale maggiore di Parma. È in coma farmacologico e la prognosi resta riservata. Lo schianto tremendo è accaduto nel pomeriggio lungo la via Emilia. Il bergamasco aveva finito il suo turno di lavoro ed era alla guida del suo camion che si è scontrato frontalmente con una macchina, una Dacia Duster guidata da un 38enne bolognese. Le cause del sinistro sono in fase di accertamento da parte della polizia stradale che ha effettuato i rilievi per chiarire la dinamica. Il mezzo pesante stava percorrendo la via Emilia in direzione di Fidenza e in seguito all’impatto con la Dacia è finito nel fossato che costeggia la carreggiata in questo tratto della trafficata arteria.

Il bilancio dello scontro è stato pesantissimo: l’automobilista è morto mentre l’autotrasportatore è in gravi condizioni. Chi indaga è convinto che si possa trattare di un incidente-suicidio: secondo quanto riportato dalla «Gazzetta di Parma» sarebbe questa l’ipotesi più probabile. Il trentottenne avrebbe voluto farla finita, come dimostrano i messaggi inviati alla fidanzata e al legale.

Il bolognese era indagato per omicidio aggravato premeditato. L’accusa è di aver avvelenato il padre morto il 4 novembre dopo un ricovero in ospedale. Una cugina aveva denunciato i fatti e si stava attendendo l’esito degli esami tossicologici disposti dopo l’autopsia. L’indagine vedeva l’uomo a piede libero, ma con l’ombra di un delitto per un movente economico, cioè l’eredità del padre stesso.

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