Bergamo, lavori al cimitero monumentale
Stop al pagamento dei lumini per 9.000

Per l’anno prossimo, a causa della manutenzione in programma per garantire sicurezza alla rete elettrica. L’assessore Angeloni: «Una scelta giusta, il Comune non può permettersi di tariffare un servizio che non riesce a erogare».

Nel 2020 quasi novemila cittadini non saranno costretti a pagare la tariffa sui cosiddetti lumini, le luci votive simbolo della «luce perpetua» che si ritrova anche nella preghiera de «L’Eterno riposo».

Reintrodotta nel 2015 dopo che era stata abolita nel 2009, la tariffa annuale ammonta a 25 euro e viene pagata da circa 18 mila persone, di cui circa la metà potrà beneficiare di una consistente riduzione per il 2019 e dell’esenzione totale il prossimo anno. «Colpa» (o merito) dei lavori che il Comune di Bergamo ha programmato per sostituire la gran parte della rete elettrica presente nel cimitero monumentale e gli allacci delle singole luci. Un intervento necessario per garantire la sicurezza in un luogo frequentato da centinaia di persone ogni giorno, in particolare dalle fasce più anziane della popolazione.

Già dall’aprile di quest’anno la manutenzione straordinaria ha comportato lo spegnimento selettivo di alcune aree del cimitero (famedio, portici e gallerie di Avanmattina, gallerie di Sant’Esteria, San Rustico e Beato Alberto, portici settentrionali e raddoppio nei settori settentrionali A, B, C, portici e gallerie di ponente), ma gli interventi più impattanti sono stati programmati nei prossimi mesi, almeno fino alla fine del 2020.

Consapevole dei disagi che i cittadini dovranno affrontare a causa della parziale interruzione del servizio, l’assessorato ai Servizi cimiteriali si è trovato di fronte a un bivio: verificare i lavori area per area e riparametrare la tariffa sull’effettivo consumo oppure eliminare il problema alla radice ed esentare la tariffa per le zone interessate dalla manutenzione. È stata scelta la seconda opzione, sicuramente più comoda per gli uffici e soprattutto più gradita ai cittadini. L’unica incombenza rimane per il 2019, con i 6,25 euro dovuti per i primi tre mesi dell’anno in cui il servizio è stato garantito senza problemi. E chi ha scelto la tariffa plueriennale (100 euro per cinque anni)? In questo caso l’importo scontato verrà detratto alla prima bolletta utile.

Nessun intervento e quindi nessuna esenzione invece è prevista per i settori cimiteriali di Avansera, portici e gallerie di San Vincenzo, tombe e cappelle di famiglia nel cimitero monumentale, oltre che per i cimiteri decentrati di Colognola e Grumello del Piano. Complessivamente nei due anni il Comune avrà un mancato introito di circa 210 mila euro. «Abbiamo scelto di fare questa operazione che riteniamo giusta nei confronti dei cittadini – spiega Giacomo Angeloni, assessore ai Servizi cimiteriali –, perché il Comune non può permettersi di tariffare un servizio che non riesce a erogare. I lavori al cimitero monumentale erano fondamentali per garantire la sicurezza. L’obiettivo ovviamente è che si concludano il prima possibile per rimediare a questo disagio che però è indispensabile. Ci scusiamo per il disservizio, pur consapevoli che la manutenzione è svolta nell’interesse dei tantissimi cittadini che ogni giorno si recano al cimitero monumentale per fare visita ai propri cari».

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