Brembo Ski, nessuna offerta
Quinta asta ancora deserta

Foppolo-Carona. La base era di 1,5 milioni di euro. Altro tentativo in autunno, ma in Val Carisole stagione di nuovo a rischio. Si valuta una proposta fuori gara della «Monte Poieto» per mettere d’accordo tutti.

Quinta asta ancora deserta. Si annunciano, purtroppo, di nuovo mesi difficili per il comprensorio sciistico di Carona-Foppolo. Ieri scadevano i termini di presentazione delle offerte per l’acquisto del ramo d’azienda del Fallimento Brembo super ski, comprendente, tra gli immobili, anche le seggiovie della Val Carisole (Alpe Soliva, Conca Nevosa e Valgussera) e l’impianto di innevamento programmato.

L’apertura delle buste e la relativa asta in caso di offerte doveva avvenire oggi, ma nessuno ieri si è presentato. Ergo, siamo ancora punto a capo e il rischio è che, come già successe la scorsa stagione, si arrivi a ridosso dell’inverno ancora con l’incognita dell’apertura o meno degli impianti di risalita soprattutto in Val Carisole. Con tutte le conseguenze del caso su marketing, posti di lavoro e indotto in alta Valle Brembana e non solo.

Si poteva offrire minimo 1,5 milioni di euro per l’acquisto, ma nessuno ha bussato. Neppure Stefano Dentella, gestore, la scorsa stagione, del comprensorio, con la «Sviluppo Monte Poieto». Troppi, per Dentella, ancora i nodi da sciogliere, i problemi in essere, a partire da proprietà dei terreni e contenziosi vari.

Da qui la proposta dello stesso Dentella per una soluzione diversa rispetto all’asta: l’imprenditore di Aviatico, in una lettera inviata alla Curatela fallimentare, ai Comuni, alla Devil Peak di Giacomo Martignon (proprietaria di terreni e impianti anche a Foppolo) si è detto comunque disponibile all’acquisto del ramo d’azienda a 1,5 milioni di euro, ponendo però delle condizioni: al Fallimento Brembo Super Ski chiede di iscrivere a servitù i terreni non ancora in vendita (in modo da poterli utilizzare), di avere l’impianto di innevamento artificiale in perfette condizioni, e di verificare il consolidamento del pilone della seggiovia Conca Nevosa, danneggiato da recenti piogge. Dentella specifica che il pagamento degli impianti avverrebbe in cinque rate entro il 2021.

Al Comune di Foppolo, invece, la Sviluppo Monte Poieto chiede la concessione in gestione per dieci anni delle due seggiovie (Quarta Baita e Montebello, detenute dal Comune che non è però proprietario) per un affitto di 50 mila euro l’anno.

Infine alla Devil Peak chiede la chiusura di ogni contenzioso con il Fallimento e l’affitto dei terreni 35 mila euro l’anno. Fallimento, Devil Peak e Comune accetteranno? Difficile dirlo. La prossima asta, intanto, dovrebbe tenersi tra fine settembre e inizio ottobre, ormai a una sessantina di giorni dalla canonica apertura della stagione sciistica,

A questo punto difficile dire cosa succederà: si muoveranno altri imprenditori? Verrà accettata l’offerta di Dentella? Si interesseranno gli enti pubblici, Comuni o Regione (quest’ultima aveva dato la sua disponibilità a sostenere il Comune di Carona ma a oggi soldi e accordi non se ne sono visti). Martignon di Devil Peak sostiene che «ora che l’asta è andata deserta una soluzione è comunque a portata di mano, sia di tipo pubblico-privato, sia in forma di fondazione, sia pure puramente privata. I punti da sistemare sono tanti, noi le nostre soluzioni le abbiamo già offerte. Servirebbe un dialogo tra i soggetti interessati per valutare cosa è meglio per il futuro della stazione. Dobbiamo risparmiarci nuove avventure e improvvisazioni».

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