Bus e treni, il rimborso si complica
La Regione: «I fondi non bastano»

I conti non tornano. O meglio, i soldi non bastano. Il decreto rilancio ha previsto 500 milioni per il sostegno al trasporto pubblico locale: in realtà la dotazione è iniziale, quindi il fondo può venire incrementato secondo le reali necessità (e sono parecchie), ma la Regione lancia già l’allarme.

«Non bastano nemmeno a coprire i mancati ricavi di questa prima fase dell’emergenza, dato che per i primi due mesi di lockdown il danno economico subito dal trasporto pubblico locale, compreso il servizio ferroviario, ammonta a livello nazionale ad almeno 600 milioni» spiega Claudia Terzi, assessore regionale ai Trasporti.

Un ordine di grandezza confermati da Gianni Scarfone, presidente di Asstra Lombardia: «Nella nostra regione la perdita delle varie aziende è intorno ai 200 milioni, compresa Trenord». Sempre per farsi un’idea di massima, quella di Atb è intorno al milione al mese.

«La Regione ci metta del suo»

E stiamo parlando solo dei mancati ricavi, poi c’è la questione dei rimborsi degli abbonamenti non usufruiti durante il lockdown, prevista sempre dal decreto rilancio: «Il governo deve recuperare risorse adeguate per rimborsare gli utenti che non hanno utilizzato l’abbonamento in questi mesi. Non è sufficiente dichiarare che questo avverrà, servono stanziamenti specifici e significativi» attacca la Terzi.

«Se dai 500 milioni di fondo si dovessero attingere anche le risorse per il rimborso degli abbonati, allora ci troveremmo davanti a una misura del tutto insufficiente per fronteggiare la situazione» conclude l’assessore. E Scarfone si dice d’accordo, anche se auspica «che per la questione rimborsi la Regione ci possa mettere dei fondi propri». Diversamente il rischio è che siano gli utenti a rimanere con il cerino in mano. E comunque, nell’attesa di linee guida precise, i rimborsi sono solo annunciati e promessi. Anche se il ministro dei Trasporti Paola De Micheli assicura che il rimborso avverrà «attraverso un voucher o il prolungamento della durata dell’abbonamento»

Nuovi bus all’avanguardia

Sempre al ministero è stata trovata la quadra per il riparto tra le varie Regioni di alcuni fondi pregressi, destinati all’acquisto di nuovi autobus. Alla Lombardia sono stati assegnati 36 milioni di euro circa: 16, previsti dalla ripartizione del fondo 2018/2021, saranno immediatamente spendibili, altri 10,4 verranno erogati entro il 2024 e i restanti negli anni successivi.

«I bus dovranno essere tecnologicamente all’avanguardia ed è previsto che siano corredati da idonee attrezzature per l’accesso ed il trasporto di persone a mobilità ridotta, conta-passeggeri, dispositivi per la localizzazione e predisposizione per la validazione elettronica. Le spese potranno riguardare anche l’allestimento di protezioni e predisposizioni utili a contrastare l’epidemia Covid 19» spiegano dal ministero.

«Sono fondi di cui si parla da tempo e che finalmente stanno per arrivare.. Siamo al paradosso per cui le aziende avranno contributi per acquistare nuovi autobus, ma rischiano di fallire prima se non ci sarà un intervento adeguato del governo sui mancati incassi» commenta la Terzi. «Per quanto ci riguarda provvederemo al riparto delle risorse, seguendo come sempre criteri squisitamente tecnici, poi toccherà alle singole Agenzie fare la valutazione circa l’utilizzo dei fondi all’interno del proprio bacino».

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