«Camminavo, mi ha colpito al viso»
Parla l’attrice aggredita in strada

L’attrice Gloria Cuminetti, 30 anni, di Albino, aggredita a Torino da un marocchino. «Poteva andare peggio, ma non serbo rancore».

«Stavo camminando lungo via Antonio Cecchi a Torino ed ero quasi arrivata a casa. Ho visto che mi veniva incontro un tizio che gridava da solo e guardava verso il basso. Ho proseguito: mai avrei immaginato se la sarebbe presa con me, proprio perché non mi ha nemmeno guardato. Invece, quando ce l’avevo accanto, ho sentito un rumore sordo, un “tum”, e ho perso i sensi». Gloria Cuminetti, attrice trentenne di Albino, da un anno e mezzo vive a Torino dove, sabato 14 settembre attorno alle 19, è stata aggredita, senza alcun motivo, da un passante che le ha sferrato un pugno in pieno viso.

L’aggressore, un marocchino di 34 anni irregolare in Italia, è stato arrestato poco dopo dai carabinieri per lesioni gravi e anche per violenza a pubblico ufficiale, visto che i militari, per bloccarlo, hanno dovuto utilizzare il taser. Poco prima e poco lontano – hanno poi ricostruito i carabinieri – aveva spintonato e ingiuriato due coniugi. Era sotto l’effetto di cannabinoidi: portato in ospedale, gli è stata riscontrata un’agitazione psicomotoria. Anche Gloria Cuminetti – attrice per il cinema (ha recitato nella pellicola «Sexxx» del regista bergamasco Davide Ferrario), il teatro e la pubblicità, concittadina ma solo omonima di Benvenuto Cuminetti e che vive da un anno e mezzo a Torino, dove aveva studiato recitazione e dove fa parte del laboratorio teatrale di Domenico Castaldo – ha lasciato l’ospedale all’1 di sabato notte, quando ha firmato le dimissioni dopo che la Tac aveva dato esito negativo con il labbro e la mano sinistra gonfi, il primo quale conseguenza del pugno e la seconda della caduta.

E, nonostante il dolore, l’attrice bergamasca non serba alcun rancore verso chi l’ha aggredita: «Provo profondo dispiacere, ma anche per la stessa persona che mi ha colpito – spiega –: deve avere avuto una storia sfortunata per arrivare a colpire una persona per strada senza motivo. Penso sia ingiusto, sia per me sia per lui: non vorrei che questa vicenda venisse strumentalizzata, perché penso che l’odio alimenti soltanto odio. Alimentare un odio e una paura mi fa più paura di un uomo che va in giro a sferrare pugni. Non nutro dunque alcun sentimento di rancore né di vendetta. Sono solo dispiaciuta per l’episodio e anche per la situazione di quell’uomo».

Vero è, tuttavia, che non è normale che un individuo vada in giro a dare pugni in faccia a sconosciuti senza alcun motivo. «Infatti so che poteva andare peggio e non sto sottovalutando il fatto che sia stato un episodio grave – evidenzia la trentenne –, ma considero questo un fatto che non deve provocare, come conseguenza, ulteriore rabbia. Si sente tanto parlare di paura del diverso, ma le posizioni di Salvini mi fanno accapponare la pelle». Gloria Cuminetti è grata ai carabinieri: «Sono stata svenuta pochi secondi – racconta –, perché quando ho ripreso i sensi ho visto che quell’uomo aveva fatto solo pochi passi. La borsa era ancora lì con me: l’ho presa e mi sono ricordata che all’inizio della strada avevo visto due pattuglie dei carabinieri. Mi sono messa a correre e, in lacrime, li ho raggiunti: sono stati gentilissimi. Mi hanno preso in disparte e poi hanno bloccato l’aggressore, prima a voce, poi con il taser. Poi mi hanno portata in ospedale».

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