Capotreno aggredito e rapinato
Giovane arrestato, altri due denunciati

Erano da poco passate le 7 domenica mattina 12 gennaio, quando un capotreno in servizio alla stazione di Bergamo ha trovato su un convoglio tre persone: si trattava di tre giovani, già noti perché senza fissa dimora e spesso gravitanti nella zona di piazzale Alpini.

Ed è bastato che il capotreno chiedesse ai tre di allontanarsi subito dal convoglio - dove pare che i tre avessero trovato un giaciglio per la notte - che uno dei tre giovani scattasse con insolita ira. Prima parole pesanti, poi qualche strattone, alla fine un pugno in pieno volto al capotreno: non solo, il giovane ha immediatamente afferrato anche il cellulare che l’uomo aveva in mano e pare anche altri oggetti personali, e insieme agli altri due, un uomo e una donna, è subito scappato, facendo perdere le sue tracce.

Il capotreno, colpito in pieno volto, è finito a terra: sotto choc, è riuscito comunque a dare l’allarme: sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria ed è stato immediatamente richiesto soccorso al «118»: il capotreno è stato medicato sul posto e poi trasportato con l’autolettiga arrivata in stazione al pronto soccorso dell’Humanitas Gavazzeni. Qui, sottoposto ad esami e accertamenti, è stato visitato e curato. L’uomo, che ha 38 anni, ha riportato lesioni e traumi lievi, giudicati guaribili in pochi giorni.

In contemporanea ai soccorsi, sono scattate le ricerche per individuare i tre giovani che il capotreno aveva fronteggiato poco prima. Oltre agli agenti della Questura e alla polizia ferroviaria, nelle ricerche sono intervenuti anche i carabinieri della Compagnia di Bergamo. Sono state battute le zone nei pressi della stazione, delle Autolinee e del sedime ferroviario, allargando le ricerche fino a oltre la Malpensata e l’area di via Gavazzeni.

Le descrizioni fornite dal capotreno sono state utilissime alle forze dell’ordine: i tre sono stati rintracciati, dai carabinieri della Compagnia di Bergamo, poco dopo l’accaduto proprio nell’area della Malpensata. E pare che uno di loro avesse ancora con sé il cellulare strappato nell’aggressione al capotreno.

Si tratterebbe di un cittadino pare di origine sudamericana, 24 anni, e di due italiani, una ventiseienne e un trentatreenne, tutti e tre senza fissa dimora. I militari dell’Arma hanno condotto i tre in caserma e sono stati avviati riscontri investigativi: stando a quanto è stato ricostruito, e anche in base ai confronti identificativi, sarebbe il ventiquattrenne ad aver sferrato il pugno e ad afferrare il cellulare del capostazione, riuscendo poi a scappare insieme agli altri due giovani.

Per questo, su disposizione dell’autorità giudiziaria, nei confronti del ventiquattrenne è stato disposto l’arresto per rapina: l’uomo è ora in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria, in attesa della convalida dell’arresto; per gli altri due, la ventiseienne e il trentatreenne, è scattata invece la denuncia a piede libero.

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