«Castelli aperti», domenica la 6ª edizione
Il fascino segreto delle fortezze medioevali

Al via domenica nella Bassa la sesta edizione. In regia la Pro loco di Martinengo. L’assessore Magoni: «Incentiviamo il turismo dei territori e un contributo per le scuole»

Domenica torna la rinomata iniziativa dei «Castelli aperti nella pianura lombarda». E quest’anno, a promuovere la rassegna, scende in campo anche Regione Lombardia. La presentazione di questa sesta edizione, infatti, è stata organizzata al Pirellone, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo, Lara Magoni. Sette le giornate di apertura (la prima, come detto domenica 10 marzo e a chiudere, l’ultima, il 2 giugno). 19 le località coinvolte.

Lara Magoni ha annunciato che si attiverà per favorire, attraverso un contributo regionale, il coinvolgimento delle scuole, che potranno organizzare le gite scolastiche sul territorio dei borghi e dei castelli. «Si tratta di una manifestazione che contribuirà ancor di più a far diventare la Lombardia prima meta turistica in Italia - ha affermato - e che valorizzerà il territorio della pianura, in particolare quello della Bergamasca, ricco di così tante bellezze». Il Medioevolombardo è il tema dell’evento turistico-culturale in grado di attirare visitatori anche da fuori regione. Le caratteristiche architetture dei castelli, dei borghi fortificati, delle rocche e dei palazzi storici punteggiano la pianura bergamasca, il Cremasco e l’area confinante milanese.

Un territorio ricco di storia, sviluppatasi tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Lo scorso anno, questi luoghi nelle due sessioni di apertura, quella primaverile e quella autunnale, hanno fatto registrare 22 mila visitatori, attirando l’attenzione di Regione Lombardia. «Oggi il turismo sta cambiando - ha aggiunto Lara Magoni -; il visitatore è sempre più curioso e alla ricerca di esperienze nuove e inedite. Ebbene la pianura lombarda offre davvero perle artistiche, culturali e storiche di grande prestigio. Dobbiamo incentivare la valorizzazione di un “turismo dei territori” che si abbina alla perfezione a percorsi enogastronomici, alla riscoperta di tradizioni e sapori di indubbio valore, che hanno incontrato il favore del pubblico».

La riuscita della manifestazione sta in una organizzazione affidata principalmente alla Pro Loco di Martinengo e al suo presidente Diego Moratti che regge le redini della rassegna attraverso il lavoro d’ufficio, quello di Martinengo appunto, e un sito Bassabergamascaorientale.it, che è il punto di riferimento della rassegna lombarda, in cui si trovano tutti gli appuntamenti delle aperture domenicali e la descrizione storica dei luoghi da visitare. «Anche i numeri del sito dimostrano un crescente interesse per la manifestazione - spiega Moratti - visto che nel 2018 abbiamo contato oltre 157 mila visualizzazioni, con punte veramente alte in prossimità degli weekend e delle festività primaverili. Inoltre, sempre sul fronte della comunicazione, abbiamo ampliato per quest’anno il materiale turistico con le mappe dei castelli e stiamo preparando delle mini guide di 52 pagine con le relative descrizioni e le immagini di tutti i borghi interessati».

Ad aiutare Diego Moratti c’è anche Paola Angeretti, referente della manifestazione, che resiste all’«assalto» telefonico dei potenziali visitatori che nei giorni clou che anticipano le visite ai castelli, cercano le dovute informazioni agli uffici di Martinengo. Gli eventi sono sostenuti anche da Pianura da Scoprire. La macchina organizzativa è affidata ai singoli Comuni e in particolare alle Pro Loco e alle associazioni di volontari che nelle domeniche di apertura organizzano le visite guidate e tutte le manifestazioni collaterali, capaci di attrarre, al di là dei monumenti, visitatori da fuori provincia e a coinvolgere anche gli stessi bergamaschi, che a volte non conoscono i tesori del proprio territorio.

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