Cenate, si dimettono 7 consiglieri
Il sindaco cade sulla mensa

La maggioranza lascia in disaccordo con il primo cittadino sul servizio ai non residenti. In arrivo il commissariamento del Comune.

A tre anni e mezzo dalle elezioni, a Cenate Sotto ieri mattina l’amministrazione comunale è caduta con la raffica di dimissioni di sette consiglieri del gruppo di maggioranza «Continuità per Cenate», lista civica eletta a maggio 2015.

Il Comune è a un passo dal commissariamento. La nomina del commissario da parte della Prefettura di Bergamo è prevista per l’inizio della settimana prossima. «Non è stato un fulmine a ciel sereno – commenta il sindaco Giosuè Berbenni –. C’erano troppe incomprensioni e vedute diverse nella maggioranza». Uno strappo inconciliabile quello nato nel gruppo «Continuità per Cenate». Una frattura irreversibile che ha visto il sindaco Giosuè Berbenni da solo nella sua maggioranza «perché favorevole all’inclusione dei non residenti al servizio di refezione». Dall’altro «Continuità per cenate», un gruppo consiliare che «non si è sentito più rappresentato dal primo cittadino, essendo venuto meno il rapporto di fiducia del sindaco».

Un malumore che ha raggiunto l’apice proprio nell’ultimo Consiglio comunale, quello di giovedì, con il voto contrario di Berbenni alla mozione del suo capogruppo Gianluigi Belotti.

In quell’occasione Belotti ha ribadito le ragioni dell’esclusione dei non residenti per «il bisogno di tutelare la qualità dei servizi per i cittadini del paese. Lasciando libero accesso a tutti il numero di iscritti alle classi prime della scuola primaria sarebbe stato superiore portando alla saturazione l’edificio scolastico realizzato dieci anni fa con le tasse dei nostri cittadini. Grazie alla limitazione dei servizi extrascolastici ai non residenti, c’è stato un numero di iscritti inferiore rispetto allo scorso anno nelle classi prime». Mentre Berbenni ha ricordato la recente sentenza del Consiglio di Stato che «include i servizi extrascolastici come la mensa come parte integrante dell’offerta formativa». La bagarre era iniziata con una delibera di giunta che da settembre 2018 esclude sette bambini non residenti a Cenate Sotto dal servizio di refezione scolastica.

Un caso che ha spinto i genitori degli studenti esclusi a presentare un esposto in Procura e a oggi va oltre la questione amministrativa.

«Sono convinto della battaglia che ho portato avanti – commenta Berbenni –. Oltre alla questione amministrativa c’è anche una questione di etica a cui tengo molto. Nell’anno scolastico 2018-19 si è verificato che in mensa c’era la sorellina di sette anni che mangiava il piatto caldo e il fratellino di sei che doveva mangiarsi il panino o la pizzetta fredda».

In questi mesi è stato un muro contro muro che ha isolato il sindaco. Il no di Berbenni alla mozione di Belotti ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

E ha portato ieri mattina i sette consiglieri del gruppo di maggioranza a rassegnare le dimissioni. Le firme presentate sono quelle del capogruppo Gianluigi Belotti, degli assessori Alessio Biava, Michela Suardi e Guido Zeri, insieme ai consiglieri Matteo Belotti, Marco Biava e Francesco Gotti. Non si è dimesso invece il consigliere Antonello Gabbiadini. «Il mio gruppo, già alla guida di “Continuità per Cenate” ha condiviso il programma elettorale con Berbenni. Essendo venuta meno la fiducia del sindaco nei confronti della giunta e ritenendo che lui non ci possa più rappresentare nell’adempimento del programma elettorale, mi sono sentito in dovere di dimettermi», motiva Belotti. E gli altri sei consiglieri hanno condiviso la sua decisione.

La lista di minoranza consiliare «Uniamo Cenate» annuncia la propria ricandidatura alle prossime elezioni. «Abbiamo saputo delle dimissioni contestuali di sette consiglieri di maggioranza – dichiara il consigliere Thomas Algeri –. Troviamo questa decisione, che porta al commissariamento del Comune, un atto gravissimo e senza precedenti per Cenate Sotto. Troviamo che questo atto vada a discapito soprattutto dei cittadini, del tessuto sociale e dei progetti comunali da portare avanti, in particolare quello fondamentale relativo alla ristrutturazione antisismica della scuola media, oggetto di finanziamento regionale».

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