Città Alta chiusa una sera in più
In attesa del parcheggio della Fara

L’ipotesi al vaglio: dall’estate 2020 si punta alla chiusura il giovedì. Gori: «Non vedo problemi. Garantiremo alternative».

«La prossima estate ragioniamo su una nuova chiusura di Città Alta il giovedì sera». Da tempo il sindaco Giorgio Gori aveva in serbo questa soluzione per cercare di limitare l’accesso dei veicoli verso il centro storico. Quest’anno le misure messe in campo sono state espansive, con l’aumento delle corse serali degli autobus Atb, e non restrittive, per un semplice motivo: le elezioni. Ma per l’anno prossimo la chiusura anche di giovedì sera, oltre ai classici venerdì, sabato e domenica pomeriggio, sembra essere l’unica strada percorribile.

A una condizione: che il parcheggio della Fara non sia ancora stato inaugurato. Visto il ritmo dei lavori, è più che una probabilità. Nel caso di un clamoroso sprint l’amministrazione procederebbe invece con il disegno previsto e dichiarato più volte: chiusura tutte le sere d’estate e tutta la domenica senza interruzioni d’orario.

Nel frattempo il primo cittadino preferisce procedere gradualmente: «È evidente che Città Alta abbia un richiamo e il punto di svolta è proprio l’accessibilità - spiega Gori -. La presenza del parcheggio di via Fara introduce il tema di accessi veicolari contingentati con una possibilità estesa di chiusure. Se nell’estate dell’anno prossimo non avremo il parcheggio possiamo fare un ragionamento sull’aggiunta di una serata di chiusura. Siamo fermi da alcuni decenni al venerdì e al sabato sera. Non vedrei grossi problemi ad aggiungere il giovedì». Non senza contromisure. «Il provvedimento va accompagnato con un aumento del servizio di trasporto pubblico, per dare alternative. Se da una parte freniamo l’accesso veicolare dobbiamo spingere verso altre forme di mobilità».

Negli ultimi anni Palafrizzoni ha cercato di distribuire l’offerta per evitare l’assalto alle Mura. «È stato tolto uno degli spazi estivi, a San Giacomo, e abbiamo ampliato l’offerta in città bassa con il Goisis, che va molto bene, e la Trucca che torna a funzionare la sera dopo cena. In più abbiamo accompagnato l’iniziativa privata del Fabric che costituisce un’ulteriore polarità di richiamo per i giovani. Nel centro c’è una programmazione fitta di eventi estivi con otto serate di richiamo nel calendario oltre ai vari dehors che hanno aperto. Sono nati posti che non esistevano e ora anche la zona centrale è più vivace, si vede dalle tante persone che la frequentano».

Cambiare le regole in corsa quest’anno non è ipotesi che Palafrizzoni prende in considerazione. «Questa stagione sicuramente no - spiega l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni - anche solo perché basta anticipare l’orario di trenta minuti di una telecamera, senza la dovuta informazione, causerebbe 500 multe in più al giorno». Spingere verso un cambiamento di mentalità verso il trasporto pubblico non è operazione semplice. L’estate ha portato un aumento delle corse, che nelle intenzioni dell’amministrazione sarà confermato anche nei mesi invernali proprio per abituare i cittadini. «Il servizio è stato potenziato in vista dell’estate e vogliamo mantenere queste nuove corse serali anche in inverno - continua Zenoni -. Il problema è che la zona di partenza, il centro, è già abbastanza sotto pressione soprattutto quando sono in programma serate anche lì. La realtà è che la città è viva, ci sono molte più persone in strada, e questo comporta un aumento del traffico. I servizi sono organizzati sulla routine, non sui momenti di picco. Vale per Bergamo come per qualsiasi località che si può definire turistica». L’assessore Zenoni paragona il tema estivi a quello dello stadio in città. «Nel caso delle partite di calcio abbiamo 20 mila persone in un solo luogo nel giro di poche ore. Una sfida che si vince solo con un lavoro di anni. Oppure l’alternativa è rinunciare. Dormiremmo tutti sonni tranquilli, ma penso che la città, sia nel caso degli estivi che in quello dello stadio, farebbe un grande passo indietro».

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