Commercio a Treviglio: crescono imprese e temporary shop, in calo i negozi di abbigliamento per le vendite online

Lo scenario Presentati i dati dell’Osservatorio economico del Comune. Più penalizzato il settore dell’abbigliamento a causa delle vendite online. 2.732 le imprese nell’ultimo trimestre 2021, erano 2.678 del medesimo periodo 2020.

Numero di imprese, artigiani e commercianti in leggera crescita, con l’unica nota stonata della lenta e costante diminuzione dei negozi d’abbigliamento, un tempo simbolo del commercio cittadino. È lo scenario che emerge dai dati dell’Osservatorio economico del Comune di Treviglio riferito al 2021, documento presentato ieri dal sindaco Juri Imeri e dal responsabile dell’Ufficio Suap, Luigi Fenaroli, alla presenza di Nadia Invernizzi del medesimo Ufficio, di Filippo Caselli di Confesercenti e Giorgio Puppi di Ascom. «La premessa è doverosa – spiega Imeri -. Nell’analizzare i dati dell’Osservatorio economico bisogna tener presente le ripercussioni che l’emergenza sanitaria ha avuto sul tessuto economico della nostra città, ma i risultati sono sicuramente rassicuranti a dimostrazione dell’attrattività di Treviglio».

I dati

Il commercio nel suo complesso tiene, con gli esercizi di vicinato che nell’anno di riferimento sono saliti a 466 contro i 453 del 2020: 100 quelli alimentari presenti (erano 81 nel 2020), 366 i non alimentari (372 nel 2020). A essere penalizzato è stato il settore dell’abbigliamento che ha perso complessivamente 35 negozi: risultano essere 82 nel 2021, mentre erano 85 nel 2020, 88 nel 2019 e 100 nel 2018. «La tendenza – dice Fenaroli – ricalca l’andamento generale per via dell’intensificata vendita online che ha penalizzato il comparto del vestiario». La novità in tema commerciale e degli esercizi di vicinato è rappresentato dalla sempre più diffusa e periodica presenza dei «temporary shop», punti vendita - per lo più di somministrazione - che tengono aperto dai 30 ai 90 giorni circa.

Il centro storico

Cuore del commercio trevigliese resta il centro storico. L’Osservatorio economico evidenzia in generale una crescita traducibile anche nella presenza di 2.732 imprese attive nell’ultimo trimestre 2021, contro le 2.678 del medesimo periodo 2020 e le 2.714 dell’anno prima: erano 2.051 nel 2000.

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