Con weekend e pioggia le valli tornano in coda. Anche con la Variante

Sabato, complice l’affollamento legato al rally, primi intasamenti nelle nuove gallerie di Zogno. E il «tappo» si sposta a valle, da Sedrina all’Arlecchino.

Weekend di sole, lunedì di pioggia. Con queste condizioni di partenza, gitanti e pendolari «montani» non saranno rimasti troppo sorpresi nel trovarsi in coda: i primi specialmente domenica pomeriggio (sia sul fronte brembano, sia seriano), i secondi, ahiloro, lunedì mattina 22 novembre.

In Valle Brembana il fine settimana di fuoco è partito in realtà già sabato, complice il mondiale di Rally che ha fatto tappa tra la Valle Imagna e la Valle Brembilla . Soprattutto nel pomeriggio, la discesa dei molti partecipanti e spettatori ha intasato anche – in questa misura probabilmente per la prima volta dalla recentissima apertura – le gallerie della variante di Zogno, facendo scattare a un certo punto i semafori rossi che per ragioni di sicurezza impediscono l’afflusso di troppi veicoli in contemporanea. E riversando parte del traffico sull’abitato di Zogno. Domenica nelle gallerie è andata meglio – solo qualche rallentamento pomeridiano, anche se va considerato che non è ancora aperta la stagione sciistica, che sarà un banco di prova importante – ma l’intenso traffico turistico in discesa dalla valle ha confermato quello che in realtà, da queste parti, quasi tutti già si aspettavano: la variante ha fatto sì – risultato non da poco – respirare l’area di Zogno e velocizzato lo scorrimento del traffico, ma di fatto «l’imbuto» si è spostato più a sud, dai ponti di Sedrina – dove molti, anche sui social, hanno segnalato intasamenti – giù fino alla rotonda di Arlecchino.

«Non sono affatto sorpreso – commenta il presidente della Comunità montana Valle Brembana, Jonathan Lobati – . La variante di Zogno, come dice il nome, riguarda Zogno: ha migliorato nettamente l’attraversamento del Comune e in generale la situazione per chi sale verso la valle. Il problema più a valle, però, resta lì . Addirittura peggiorato, visto che aumentando la velocità di percorrenza a monte, l’imbuto si «tappa» ancor più rapidamente». Non a caso, aggiunge Lobati, «il nostro impegno da almeno un anno a questa parte è ancor più concentrato sui tratti più a sud che vanno completati: lo snodo è superare Villa d’Almè e Almè. I nodi sono venuti al pettine, ma questo non toglie l’importanza di aver aperto la variante di Zogno».

Concorda Giuliano Ghisalberti, vicesindaco proprio di Zogno: «Dopo questi primi 15 giorni, siamo soddisfatti dei risultati che ha portato la variante, con notevoli miglioramenti durante la settimana e, nel weekend, in ingresso verso la valle. Per quanto riguarda il traffico in uscita nel fine settimana, credo che bisognerà attendere qualche ulteriore verifica, è passato davvero poco tempo dall’apertura». Sul fronte lunedì-venerdì, per chi scende verso Bergamo, il miglioramento è stato evidente, anche se rimane per ora aperto il tema dell’accesso alla città.

Decisamente pesante lunedì mattina 22 novembre invece la situazione in Valle Seriana, dove – per effetto certamente anche del maltempo – i tempi di discesa verso la città si sono fatti biblici, con utenti che su Facebook (nel frequentatissimo gruppo «Viabilità in Valle Seriana») raccontava di avere impiegato anche 50 minuti per percorrere 16 chilometri, o 1 ora e 40 da Ardesio a Dalmine.

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