Coronavirus nella Bergamasca
In 7 giorni 109 ricoverati in più

Negli ospedali incremento superiore a quello di tutto febbraio. Ora sono 392 i pazienti. Il «Papa Giovanni» aumenta i posti. Pezzoli: «Costretti a ridurre le attività».

Un incremento costante e progressivo, che ha fatto scattare l’allerta negli ospedali bergamaschi. L’impennata dei ricoveri Covid non conosce sosta, con un picco nell’ultima settimana: solo dal 28 febbraio a ieri si è registrato infatti un saldo di 109 ricoverati in più, un dato superiore ai 98 in più riscontrati dal 1° al 27 febbraio. Così, ieri risultavano 392 pazienti Covid, di cui 46 in Rianimazione. A gennaio, che ormai sembra un lontano ricordo, si era invvece riscontrato un calo di 52 ricoverati rispetto a dicembre.

Regione agli ospedali: livello 4

Nelle strutture ospedaliere di Bergamo e provincia la riorganizzazione dei posti letto è diventata necessaria, alla luce della pressione derivante da altre province e dell’afflusso continuo di pazienti bergamaschi con sintomatologie Covid. Il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi, interpellato sulla situazione degli ospedali bergamaschi, ha spiegato ieri a Bergamo Tv: «La pressione sugli ospedali inizia a diventare importante, soprattutto con i pazienti che arrivano da fuori provincia. I nostri ospedali, su una scala da 1 a 5, sono sul livello 3, un livello intermedio che comincia a essere impegnativo. Siamo messi meglio rispetto a Milano e Brescia, ma bisogna essere attenti. La rete ospedaliera tiene, occorre che ciascuno faccia la propria parte». Ieri in Lombardia 130 pazienti in più hanno fatto ingresso nei reparti ordinari di medicina (4.934 ricoverati) e 22 in più in Terapia intensiva (565 posti letto occupati). E la Regione, dinanzi ai numeri in aumento, ha chiesto alle strutture ospedaliere di adeguarsi al livello 4, in base a una tabella che prevede la messa a disposizione di nuovi posti per fronteggiare l’avanzata del Covid.

Più posti al «Papa Giovanni»

Al Papa Giovanni ieri erano 102 i ricoverati, di cui 72 nei reparti ordinari e 30 in area critica. Ma tra poche ore saranno ricavati altri posti. «Da lunedì (domani per chi legge, ndr) dovremo attivare il quarto livello di posti disponibili – spiega il direttore sanitario dell’ospedale Papa Giovanni, Fabio Pezzoli -. Eravamo arrivati con il terzo livello a 128 posti ordinari, riconvertendo spazi in Gastroenterologia, e 32 in Terapia intensiva. Terremo lunedì l’Unità di crisi e valuteremo come e dove implementare gradualmente i nuovi posti letto. Si arriverà a 48 posti in Terapia intensiva e 176 in degenza ordinaria. Dovremo liberare un intero piano e spostare pazienti». Ieri sono arrivati 6 pazienti Covid dal Bresciano e 2 dalla Bergamasca. «Ciò che preoccupa di più sono le Terapie intensive, considerata anche la saturazione di posti letto nel Bresciano – ha aggiunto Pezzoli -. Le Terapie intensive non si possono incrementare con velocità, spostando pazienti da un giorno all’altro. Lunedì inizieremo ad attivare i primi 8 posti letto di Terapia intensiva e poi altri 8 per arrivare gradualmente a 48. Una cosa è certa: da lunedì ci sarà una riduzione importante dell’attività ordinaria. Se si occupano 48 posti in area critica per i Covid c’è bisogno di anestesisti da dirottare lì e si riducono le attività. Rimaniamo inoltre un hub territoriale per le patologie tempodipendenti (infarti, ictus, neurochirurgia). Conciliare il tutto sarà una nuova impresa, ma siamo abituati, anche se stanchi».

Bergamo Est: offerta rimodulata

Attività rimodulata anche nei plessi dell’Asst Bergamo Est, dove ieri erano 88 i ricoverati (uno in più in 24 ore): 26 Covid a Seriate (di cui 7 in Rianimazione, uno in meno), 17 ad Alzano, 13 a Piario, 16 a Lovere e 16 a Gazzaniga. Il livello 4 prevede 8 posti letto di Terapie intensive a Seriate (al livello 3 erano 4 i posti attivati in area critica) e 38 posti letto attivi di degenza a Seriate, 21 ad Alzano, 24 a Lovere e 20 a Piario. «Grazie a un’attenta sorveglianza effettuata dalle direzioni mediche di presidio siamo riusciti ad anticipare la tendenza al’incremento che si sta registrando un po’ ovunque – ha rimarcato il direttore sanitario dell’Asst Bergamo Est, Gabriele Perotti -. Questo ci ha permesso di essere già adesso in fase 4, con una disponibilità di posti che ci consente al momento di gestire in sicurezza i pronto soccorso. Stiamo rimodulando l’offerta quasi in tempo reale, effettuando anche scelte difficili come la riduzione delle attività elettive non urgenti. È quindi importante poter contare sugli sforzi di tutti, che con i loro comportamenti possono fare davvero la differenza».

Ieri si è registrato il calo di un’unità Covid nel Policlinico di Ponte San Pietro (Iob-Gruppo San Donato): sono 63 i degenti, di cui 58 ordinari e 5 in Terapia intensiva (uno in più in un giorno). Anche qui è in corso la riorganizzazione per arrivare al livello 4. I posti letto attivi nel reparto di degenza Covid del Policlinico di Ponte San Pietro sono 92 (20 in più da ieri) e 6 in Terapia intensiva. È pronta l’attivazione graduale di ulteriori posti letto, fino a 140 in reparto di degenza normale (tutti al Policlinico San Pietro) e fino a 11 in Terapia intensiva, di cui 6 al Policlinico di Ponte San Pietro e 5 al Policlinico San Marco, in base alle esigenze del territorio e all’invio di pazienti da parte della centrale di coordinamento Areu. Nuovi posti letto anche negli ospedali dell’Asst Bergamo Ovest, dove venerdì erano 97 i pazienti Covid: 53 nel plesso di Treviglio e 44 in quello di Romano di Lombardia. Nelle due strutture ospedaliere domani saranno raggiunti 125 posti e sono stati aperti 7 posti letto Covid di Terapia intensiva. Nessun aggiornamento dall’Humanitas Gavazzeni, dove erano 42 i degenti, di cui 4 in Rianimazione. Il livello 3 prevede 9 posti disponibili in area critica (13 con il livello 4) e 74 di degenza ordinaria (82 con il livello 4).

L’Istituto Palazzolo, Covid free da metà febbraio, da domani ospiterà di nuovo pazienti Covid. In preallerta anche la Casa di cura San Francesco, Covid free dallo scorso dicembre e pronta a rispondere alle richieste di posti letto Covid in caso di necessità.

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