Coronavirus, salta la Gerundium Fest
Ci lavoravano almeno 160 persone

Gli organizzatori della kermesse di Casirate: «Struttura che ospita 4.800 persone, impossibile garantire distanziamento ai tavoli e in fila».

Un fatturato di circa 500 mila euro, lavoro per 160 persone, soldi in beneficenza per associazioni del territorio, una data per esibirsi assicurata per una trentina di artisti musicali oltre che un afflusso di 130 mila persone che ha contribuito a rendere noto anche fuori provincia il nome del paese dove si svolge. C’è tanto nella «Gerundium fest» di Casirate d’Adda che gli organizzatori quest’anno, causa Coronavirus, hanno deciso di cancellare. La notizia era nell’aria e venerdì 29 maggio, sulla pagina Facebook ufficiale della manifestazione (arrivata alla ventiduesima edizione), è stata ufficializzata: «Fino all’ultimo - si legge - abbiamo sperato di non dovervi dare questa notizia ma non abbiamo alternative: Gerundium fest 2020 non ci sarà. Impossibile assicurare alti standard di sicurezza e pensare di dare lo stesso servizio di sempre per cui nostro malgrado… diamo appuntamento al 2021».

«La nostra struttura ha una capienza di 4.800 persone -spiega Leonardo Remonti, uno degli organizzatori - con questi numeri è impensabile riuscire a far mantenere la distanza di sicurezza a tutti coloro che sono seduti ai tavoli oppure in fila per servirsi. L’edizione di quest’anno, quindi, non può che essere annullata. Per quella del prossimo anno vedremo quali regole per l’organizzazione di questo tipo di eventi verranno stabilite. Certo è che ci dispiace soprattutto per il lavoro che la “Gerundium fest” dava». Un centinaio le persone solitamente assunte per i 32 giorni della festa fra cui molti studenti universitari desiderosi di guadagnare qualche soldo. Più una ventina addetti al servizio pizzeria e una quarantina al ristorante tirolese gestito da un servizio catering di Vipiteno.

La manifestazione inoltre, data la sua enorme affluenza che l’anno scorso ha toccato le 130 mila persone, è sempre stata un’ottima occasione per molte associazioni del territorio di mettersi in mostra: una postazione fissa all’ingresso è sempre stata riservata all’associazione «Paolo Belli-Lotta per la leucemia» di Bergamo. Nell’altra a disposizione si alternavano, gratuitamente, altre associazioni come la Croce rossa di Casirate che l’anno scorso, dagli organizzatori della festa, ha ricevuto un contributo di 10 mila euro per l’acquisto di una nuova ambulanza. Stessa cifra è andata alla Paolo Belli.

Grande è poi l’apporto che la «Gerundium fest» garantisce al settore musicale. Per tutte le sue 32 serate sul palco si alternano altrettante band: «La programmazione musicale -rivela ancora Remonti - era partita a gennaio e le caparre erano già state versate. Serviranno per l’anno prossimo».

Ma per il paese di Casirate il danno è indubbiamente adesso: «Al di là dei circa 25 mila euro per l’occupazione del suolo pubblico che la festa ci portava e che quest’anno non incasseremo - sostiene il sindaco Manuel Calvi - la manifestazione ha dato al nostro paese una certa visibilità con benefici innegabili per le varie attività commerciali del paese collegate al suo svolgimento. Senza contare poi i numerosi casiratesi che potevano arrotondare lo stipendio lavorando al suo interno per più di un mese. Non possiamo quindi che rammaricarci della sua cancellazione nella speranza che il prossimo anno possa tornare».

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