Elezioni e referendum, tutte le novità
Regole anti Covid e voto da casa

Si torna a votare su due giorni, anche per diluire i flussi. I seggi per le elezioni saranno infatti aperti sia domenica 20 dalle 7 alle 23 sia lunedì dalle 7 alle 15: sarà obbligatorio votare indossando la mascherina e rispettando le misure di distanziamento, igiene e prevenzione.

Il 20 e 21 settembre i cittadini italiani sono chiamati alle urne per esprimersi sul referendum costituzionale che propone il taglio del numero dei parlamentari. Si torna quindi a votare in due giornate separate, dalle 7 alle 23 di domenica 20 e dalle 7 alle 15 di lunedì 21 settembre, con l’obiettivo di evitare assembramenti nei seggi e ridurre al minimo il rischio contagi.

Negli stessi giorni si terranno le elezioni amministrative in 1.178 comuni: da Fuipiano a Sorisole, ad andare alle urne in Bergamasca saranno 13 paesi, tutti sotto i 15 mila abitanti, il 5% dei 243 comuni bergamaschi. Tredici paesi per un totale di 41.788 abitanti, mentre gli aventi diritto al voto sono 34.830, ripartiti in 43 sezioni. In corsa 26 aspiranti sindaci e 130 consiglieri a Sorisole, Valleve, Clusone, Almè, Gazzaniga, Cene, Cividate, Colere, Borgo di Terzo, Mezzoldo, Oneta, Parzanica e Fuipiano Imagna,

Il referendum

L’appuntamento referendario, conosciuto come quello sul «taglio dei parlamentari», era previsto per il 29 marzo, poi è slittato a causa dell’emergenza coronavirus. Il testo del quesito è il seguente: «Approvate il testo della legge costituzionale concernente Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?».

I cittadini sono chiamati a confermare o meno il testo della legge che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione riducendo il numero dei parlamentari, modifica già approvata dal Parlamento. Si tratta di un referendum costituzionale confermativo, e a differenza di quello abrogativo, non è previsto il raggiungimento di un quorum di validità: l’esito è comunque valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione degli elettori. Si provvederà immediatamente allo spoglio delle schede, successivamente comincerà lo scrutinio delle altre votazioni.

Il protocollo di sicurezza

Il protocollo prevede accessi contingentati agli edifici dei seggi, percorsi distinti di entrata e di uscita, distanziamento tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori, definizione del numero e della disposizione delle cabine elettorali tenendo conto dello spazio disponibile e delle necessità di movimento. Per accedere ai seggi elettorali sarà obbligatorio l’uso della mascherina da parte di chiunque (i guanti non servono).

La misura del distanziamento tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori sarà particolarmente rigida nel momento in cui bisognerà rimuovere la mascherina per il riconoscimento: per procedere all’identificazione da parte dei componenti il seggio, una volta consegnato il documento d’identità e la tessera elettorale, l’elettore si allontanerà ad almeno due metri e abbasserà la mascherina.

Prima di ricevere la scheda elettorale e la matita copiativa, sarà d’obbligo un’altra igienizzazione delle mani, dopo quella all’ingresso. Dopo aver votato, ripiegato la scheda e essere uscito dalla cabina, l’elettore, previa autorizzazione, inserirà personalmente la scheda votata nell’urna corrispondente. Riconsegnata la matita copiativa, l’elettore può lasciare il seggio seguendo la via d’uscita indicata, anche se prima è consigliata una nuova igienizzazione delle mani. Vige obbligo per i componenti il seggio elettorale di indossare mascherina chirurgica, di mantenere la distanza di almeno un metro e di igienizzare frequentemente le mani.

Le regole del voto

Si torna a votare su due giorni, anche per diluire i flussi. I seggi per le elezioni amministrative saranno infatti aperti sia domani dalle 7 alle 23 sia lunedì dalle 7 alle 15: sarà obbligatorio votare indossando la mascherina e rispettando le misure di distanziamento, igiene e prevenzione. I 13 comuni bergamaschi al voto sono tutti inferiori al 15 mila abitanti: dunque non è previsto il ballottaggio, e nelle località con almeno tre liste al voto (a Oneta corrono in quattro, a Sorisole in tre) sarà eletto il candidato sindaco che prenderà un voto in più degli altri, anche senza sfondare l’asticella del 50% dei consensi.

Nei comuni dove invece si presenta una sola lista (Colere, Mezzoldo, Valleve), l’elezione sarà valida se alle urne si recherà almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto e se contemporaneamente la lista riporterà un numero di voti validi non inferiore al 50% dei votanti.

Il voto si esprime semplicemente tracciando un segno sul nome del candidato sindaco o sulla lista collegata al candidato sindaco, o anche su entrambi i simboli. Leggermente più articolata la questione delle preferenze ai candidati consiglieri comunali, perché la soglia che fa la differenza è un’altra: nei comuni con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti (qui non c’entra la questione dei 15 mila), cioè a Borgo di Terzo, Cene, Colere, Fuipiano Valle Imagna, Mezzoldo, Oneta, Parzanica e Valleve, si può esprimere una sola preferenza; nei comuni al di sopra dei 5 mila abitanti, quindi Almè, Cividate, Clusone, Gazzaniga e Sorisole, è invece possibile esprimere fino a due preferenze, ma nel caso di doppia scelta si deve indicare un candidato uomo e una candidata donna.

Per le persone positive al Covid che si trovano a cura in casa, così come per le persone in quarantena o in isolamento fiduciario domiciliare, è stato istituito un apposito voto domiciliare: nel periodo compreso tra i 5 e i 10 giorni precedenti al voto, queste persone dovevano far pervenire al Comune una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto al proprio domicilio e un certificato rilasciato dall’Ats che attestasse la propria condizione.

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