Fara, il sabato sera è caos
Blitz delle forze dell’ordine

Schiamazzi, consumo d’alcol e assembramenti: dopo gli esposti dei residenti, sono scattati i controlli da parte di carabinieri e polizia locale.

Dalle 19 i giovani arrivano alla spicciolata al campo della Fara, per diventare sempre più numerosi intorno alle 21 e decisamente troppi verso le 23, quando il prato è quasi completamente occupato dagli stessi ragazzi. Si siedono sui teli, qualcuno parlando e ascoltando musica qualcun’altro consumando alcolici, in alcuni casi abusandone. Il distanziamento sociale è poco rispettato e gli schiamazzi disturbano i residenti, che anche sabato sera si sono rivolti alle forze dell’ordine.

Non è però una novità: «Questa situazione - segnalano gli stessi residenti - va avanti dalla fine del lockdown e ora la situazione è diventata insostenibile. Molti gruppi di ragazzini si ritrovano sulle Mura vicino al Parco di Sant’Agostino o dove c’è il campo e gli schiamazzi continuano fino alle 3-4 di notte. Abusano di alcolici, li vedi con le bottiglie in mano e troviamo i loro rifiuti, come cocci di bottiglia ma non solo. Urinano sui portoni delle abitazioni ed è anche capitato che tirassero sassi contro le finestre».

Dopo la costituzione di un comitato per chiedere «un presidio delle forze dell’ordine» e gli esposti presentati in questura e prefettura, sabato sera sono scattati i controlli: verso le 23, infatti, sono arrivate due auto dei carabinieri del comando provinciale di Bergamo e della tenenza di Seriate, affiancati da due motociclisti della Polizia locale di Bergamo. Le forze dell’ordine sono entrate nel prato, facendo allontanare chi non rispettava il distanziamento sociale o consumava bevande d’asporto (vietato da un’ordinanza comunale; non sono mancati alcuni momenti di tensione con un gruppetto di ragazzini ubriachi che non volevano andarsene.

Già verso le 23.30 la situazione era decisamente migliorata con il prato quasi completamente svuotato. La Polizia locale a quel punto si è spostata vicino a Porta di Sant’Agostino, sanzionando anche due motocicli. Poi intorno a mezzanotte i gruppetti sono diventati sempre più numerosi sulle Mura a fianco del Parco di Sant’Agostino, al cui interno da lunedì scorso è stato aperto l’estivo (che chiude all’una di notte) gestito dalla Comunità delle Botteghe di Città Alta. «I posti a sedere sono 500 - spiega uno dei gestori, Maurizio Pirovano - e facciamo entrare circa 1.000 persone a sera, mandandone indietro più o meno 800».

È anche per questo, probabilmente, che sulle Mura alla fine i giovani non mancano: qualcuno munito di stereo ascolta musica a tutto volume e balla, qualcun altro ha bottiglie o bicchieri in mano e esagera con gli alcolici. Un’anziana residente della Fara verso l’una apre la finestra, lamentandosi per le troppe persone presenti per tutta la sera davanti a casa sua e per il fatto che non è riuscita a chiudere occhio. In alcuni casi si sono verificati anche atti vandalici, come aveva segnalato la scorsa settimana don Giovanni Gusmini, vicario parrocchiale della chiesa di Sant’Andrea, che proprio a causa degli episodi di vandalismo e dei furti si è trovato costretto a chiudere l’edificio, aprendolo solo per la Messa della domenica alle 10 e su prenotazione per le visite.

«Capita che alcuni gruppi di ragazzini si siedano sui gradini accanto alla chiesa e consumino alcolici e cibo. Settimana scorsa verso le 23.30 sono sceso invitandoli ad allontanarsi perché gli schiamazzi disturbavano i residenti e devo dire che hanno pulito e si sono allontanati. Anche se mi vengono segnalati dai vicini alcuni episodi, come una fioriera e bidoncini dell’immondizia rovesciati». Passando alla questione della viabilità, invece, qualcuno sta portando avanti una petizione per chiedere di vietare l’accesso delle moto in Città Alta nel week end. In generale, queste problematiche sono note all’amministrazione comunale. «La situazione più critica - dice l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi - in questi giorni si verifica alla Fara: sabato sera avevamo 16 agenti e ufficiali in giro per la città, in borghese o in divisa, e sono stati fatti controlli anche in quella zona. Affronteremo questo problema in maniera sistematica con uno sforzo congiunto di tutte le forze dell’ordine. Lavoreremo per disincentivare all’origine questi comportamenti: non sono convinto che debba essere precluso l’utilizzo di quell’area perché sarebbe un provvedimento un po’ drastico ma deve essere disciplinato».

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